Veneto – Minorenni picchiano un negoziante dopo un rimprovero: calci e pugni dentro e fuori il locale

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Tensione a Santa Maria del Rovere. Il sindaco Conte: «Serve una stretta sui controlli». Villanova (Lega): «Fenomeno delle baby gang fuori controllo»
TREVISO — Ha semplicemente chiesto a un gruppo di ragazzini di non fare rumore e di non giocare con il pallone davanti all’ingresso del suo negozio. In cambio, ha ricevuto minacce, insulti e una brutale aggressione a calci e pugni. Vittima un esercente bengalese, titolare di un’attività di trasferimento di denaro in via 55esimo Reggimento Fanteria, nel quartiere di Santa Maria del Rovere.
L’episodio, avvenuto nel pomeriggio di martedì 9 aprile, è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza del quartiere e ha scosso la comunità locale. Le immagini mostrano un gruppo di giovanissimi – presumibilmente minorenni e già noti per precedenti atti vandalici e comportamenti incivili – accanirsi contro il negoziante dopo che quest’ultimo aveva chiesto loro di allontanarsi.
Secondo la ricostruzione, i ragazzi hanno dapprima scagliato il pallone contro la vetrina dell’esercizio e poi sono entrati all’interno, dove hanno aggredito il titolare e alcuni connazionali presenti. Solo l’intervento tempestivo di alcuni clienti ha evitato il peggio. Dopo la colluttazione, il gruppo si è dileguato, temendo l’arrivo della polizia, che nel frattempo era stata allertata.
Non è il primo caso. Pochi giorni prima, sempre a Treviso, un altro commerciante – il titolare di un kebab in via Roma – era stato aggredito da un gruppo di giovani marocchini, successivamente identificati e denunciati. Cresce dunque la preoccupazione per un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più ampie.
«Il dato che accomuna questi episodi – ha dichiarato il sindaco Mario Conte – è che i protagonisti sono tendenzialmente stranieri. Quando in Consiglio Comunale ho presentato i dati, dove si evidenzia che il 40% dei reati è commesso da persone che rappresentano il 20% della popolazione, qualcuno si è indignato. Ma i numeri parlano chiaro. Chiedo al Questore, al Prefetto e alle forze dell’ordine un rafforzamento dei controlli. Non possiamo tollerare situazioni come queste nei nostri quartieri».
Conte ha poi ricordato l’importanza dei tavoli di integrazione con le comunità straniere: «Serve maggiore impegno per evitare che questi episodi creino fratture profonde nella nostra società».