17 Luglio 2023 - 10.00

VENETO – Montagne prese d’assalto: raffica di interventi del Soccorso Alpino (salvata anche una mucca)

Montagna prese d’assalto dagli escursionisti nel weekend. Molte persone hanno deciso di andare in quota per sfuggire dalle alte temperature. Il Soccorso Alpino è stato impegnato in diversi interventi

Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo e della Guardia di finanza è intervenuta ieri sera in aiuto di 4 turisti messicani in difficoltà al rientro dalla Grande delle Tre Cime di Lavaredo. I 4, due coppie, che stavano scendendo dalla normale, si erano attardati e con il buio, pur avendo le torce con sé, ma indossando calzature inadeguate, avevano incontrato problemi. I soccorritori sono quindi andati loro incontro e li hanno trovati sui ghiaioni, dove erano arrivati grazie al supporto di una cordata che li aveva incrociati sul percorso. Le operazioni si sono concluse attorno all’una di notte.

Ieri mattina è scattato l’allarme per un base jumper non atterrato dopo essersi lanciato con 4 compagni da una cima nel Gruppo della Moiazza. Mentre gli amici erano arrivati a terra, del quinto uomo, un australiano, si erano perse le tracce. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in Val Corpassa e ha iniziato a sorvolare a lungo l’area, soprattutto verso Col Palanzin, con esito negativo. Finché il base jumper è riuscito a mandare dei messaggi con il cellulare, quando è tornato sotto copertura telefonica. L’equipaggio lo ha quindi individuato che scendeva dalla strada del Rifugio Vazzoler. Stava bene e l’allarme è rientrato.

L’elicottero è stato in seguito inviato lungo la Ferrata Vandelli, sul Sorapis, dove un turista israeliano di 43 anni si trovava in difficoltà. L’uomo, che si stava dirigendo verso il Bivacco Comici con un amico, in precedenza era scivolato sbattendo lievemente la testa. Nel proseguire aveva iniziato ad essere disorientato e ad avere le vertigini, quasi sicuramente non come conseguenza della caduta precedente. Incapace di andare avanti, l’escursionista è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 30 metri e accompagnato all’ospedale di Cortina, per i dovuti accertamenti.

L’eliambulanza è poi intervenuta all’altezza di Forcella Oltro, a Gosaldo, dove una tredicenne belga messo male un piede, si era procurata la sospetta frattura di una caviglia. Sbarcati nelle vicinanze, medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure alla ragazzina, per poi issare a bordo lei e la madre con un verricello di 40 metri e trasportarle all’ospedale di Belluno.

Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è stata invece inviata sulla pista di servizio del Col Margherita a Falcade. Scendendo con la mountain bike a pedalata assistita assieme ad alcuni familiari, una 63enne di Fiera di Primiero (TN) era caduta e aveva riportato la probabile frattura di una caviglia. Raggiunta sulla sterrata dai soccorritori con il mezzo, all’infortunata è stato bloccato il piede. Trasportata a Passo Valles, la donna è stata affidata all’ambulanza della Croce Rossa di Moena che l’ha condotta all’ospedale di Cavalese.

Il Soccorso alpino di San Vito di Cadore è andato in aiuto di due escursioniste belghe, bloccate lungo una frana sul sentiero numero 230, sopra Borca di Cadore. Le due turiste, di 24 e 25 anni, erano partite da San Vito di Cadore dirette a Vodo, ma sul tragitto si sono trovate un tratto franato e, tentando di superarlo, sono rimaste bloccate. Una squadra si è avvicinata con il fuoristrada, per poi proseguire a piedi 200 metri. Una volta raggiunte, le hanno assicurate e sollevate una ventina di metri fino al sentiero, per poi accompagnarle al loro alloggio.

Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo è intervenuta in Val Marzon, per un escursionista 51enne di Ferrara, che ha sbagliato traccia e si è incrodato in un canalone roccioso. L’uomo, illeso, è stato poi recuperato dal Pelikan. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato in Val d’Oten attorno alle 14.30, per un escursionista bloccato in un punto distante dalla rete sentieristica, in un canale di placche rocciose con un rivolo d’acqua. Recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di un’ottantina di metri, l’uomo, 36 anni di Spinea (VE), è stato lasciato alla Capanna degli Alpini.

Successivamente l’eliambulanza è volata sulla strada che scende dal Rifugio Dal Piaz, dove una ciclista, di 56 anni di Limana (BL), che si trovava con un’altra persona, era caduta dalla propria bicicletta a pedalata assistita e lamentava dolori alla parte bassa della schiena. Sbarcati con un verricello di 20 metri, medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure alla donna, per poi imbarellarla e issarla a bordo. L’infortunata è stata accompagnata all’ospedale di Belluno.

Su indicazione di due turisti che avevano visto l’animale bloccato, il Soccorso alpino di Livinallongo ha liberato una mucca scivolata sul pendio erboso e finita contro il paravalanghe in zona Portados, a Porta Vescovo. Una squadra è scesa, ha assicurato la mucca, che non era in grado di alzarsi, e con un argano l’ha sollevata in un punto più agevole, dove l’elicottero dell’Air service center l’ha recuperata con la rete e portata a valle. 

Posina (VI), 16 – 07 – 23

Alle 17.50 circa il Soccorso alpino di Arsiero è stato attivato per un escursionista che era rimasto incrodato sopra un salto di roccia in Val Posina, sopra Contrà Griso. Risaliti alle coordinate del luogo, 11 soccorritori si sono divisi in due squadre per ritrovare il punto esatto. Una volta individuato il 58enne di Nogara (VR), i soccorritori si sono arrampicati per 35 metri e lo hanno raggiunto. L’uomo era illeso, anche se stremato. Una volta dotato di imbrago, l’escursionista è stato assicurato e calato nel bosco. Dal sentiero il gruppo è poi rientrato a Contrà Lambre. L’uomo si è allontanato con i propri mezzi.

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