VENETO – Ora è allarme siccità
Le condizioni climatiche primaverili non sono favorevoli neanche quest’anno ai seminativi. Se l’anno scorso le abbondanti precipitazioni di maggio avevano rallentato o impedito le operazioni di semina, quest’anno è la siccità a creare problemi agli agricoltori vicentini, soprattutto per quanto riguarda il frumento tenero e il mais.
“Non piove da parecchie settimane e i terreni sono proprio asciutti – sottolinea Gianni Biasiolo, vicepresidente di Confagricoltura Vicenza e presidente dell’Essiccatoio cooperativo berico -. Ai primi di gennaio abbiamo concluso le semine del frumento tenero e dell’orzo e ora siamo circa al 60-70 per cento con le semine del mais, ma tanti stanno aspettando che piova. Ad avere difficoltà è, infatti, chi non ha la possibilità di irrigare, come nella zona di Bassano del Grappa, dove hanno un’irrigazione a scorrimento che non è idonea per le coltivazioni di alcuni seminativi. Con le semine del mais si può tardare, ma più tardi si semina e minori sono le rese”.
Per quanto riguarda il riso, che si coltiva soprattutto nella zona di Grumolo delle Abbadesse, la semina parte di solito il 20 aprile e prosegue fino al 20 maggio. Quindi i margini temporali consentono, per ora, di non preoccuparsi.
Non ci sono grandi timori, per ora, sul fronte del settore molitorio legati alla contrazione di consumi di farina, causata dalla chiusura del canale Horeca in seguito all’emergenza Coronavirus. “Il Covid-19 ha condizionato l’export e cambiato abitudini nei consumi – dice Biasiolo -, ma nella grande distribuzione c’è stato un grande aumento di vendite di farina e pasta e quindi il mercato ha tenuto bene. I prezzi dei cereali, anzi, hanno visto anche un leggero aumento. Ora la crisi del petrolio sta causando qualche oscillazione su tutte le materie prime, ma si tratta di fenomeni fisiologici che secondo me saranno destinati a rientrare”.
La superficie coltivata a mais nel Vicentino, secondo i dati 2019 di Veneto Agricoltura, è di 14.700 ettari, con una crescita del 24% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il frumento tenero, sono oltre 8.000 gli ettari coltivati nella provincia berica.