30 Maggio 2016 - 18.40

VENETO – PFAS, la Miteni mette 30 milioni: “Ma non siamo i responsabili dell’inquinamento in Veneto”

miteni
Per restare aggiornato iscriviti al gruppo Facebook: ARZIGNANO-MONTECCHIO OVEST VICENTINO NOTIZIE)

30 milioni di euro. E’ questa la cifra investita dalla Miteni Spa di Trissino per far fronte all’inquinamento PFAS. Il neo amministratore delegato della Miteni, Antonio Nardone, ha spiegato come l’azienda dell’Ovest Vicentino, indicata come responsabile dell’inquinamento delle falde acquifere in molti Comuni veneti, intende intervenire per fare la sua parte nell’abbattimento delle sostanze inquinanti.
Nardone ha anche indicato come fonte di informazione anche il sito www.miteninforma.it “aperto a tutti i cittadini e alle istituzioni e consente di rivolgere qualsiasi domanda su questi temi”.
“Siamo l’unica azienda chimica – ha dichiarato il manager- che rende pubblici i parametri di emissione e il monitoraggio dell’attività. Siamo sereni, crediamo di non avere responsabilità”. Nardone ha anche ricordato che non vi sono indagini in corso e l’ultima, risalente al 2013, è stata archiviata”. Ha aggiunto: “Non ci sentiamo responsabili dell’inquinamento esistente in Veneto. Dati anormali sono emersi nel Bassanese e nel Trevigiano, è chiaro che le sostanze inquinamenti non possono risalire la corrente. Gli stessi dati dell’Istituto superiore della sanità confermano che al momento non esistono correlazioni tra queste sostanze e possibili patologie concrete”. L’azienda nei giorni scorsi ha presentato il progetto riguardante la bonifica del sito e attende il via libera degli enti proposti. Per le PFAS dispone già di una barriera idraulica, dotata di filtri a carboni attivi ed è pronta ad inserirne altre due.

VIACQUA

Potrebbe interessarti anche:

VIACQUA