VENETO – Potenziare il Terzo settore con quota libera Irpef: la proposta di Zecchinato (Lega)
Un progetto di legge statale per aumentare dal 5 per mille al 10 per mille la quota dell’Irpef liberamente destinabile agli enti del Terzo settore: un segnale importante e concreto per tutto il mondo del volontariato che parte dal Veneto e che spero troverà il sostegno delle altre regioni per avere più forza in Parlamento”. Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Zecchinato, presenta il progetto di legge statale appena depositato, di cui è primo firmatario, che è stato fin da subito condiviso e sottoscritto dalla Presidente della Quinta Commissione Sanità e Sociale, Sonia Brescacin.
“Il titolo della proposta di legge statale: ‘Misure di rafforzamento per il sostegno degli enti del Terzo settore: rideterminazione in aumento dell’ammontare della quota dell’Irpef liberamente destinabile in base alla scelta del contribuente’ – specificano i consiglieri – trattasi della quota d’imposta sul reddito delle persone fisiche destinabile, senza gravare sul cittadino, a sostenere gli enti di volontariato e di altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, come anche le associazioni di promozione sociali iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali”.
“E’ una proposta legislativa – spiega Zecchinato – che nasce da un confronto con la Fondazione Città della Speranza che persegue lo scopo di garantire il benessere psico-fisico del bambino e dell’adolescente che affrontano le varie malattie. Per sostenere la ricerca pediatrica, la donazione del 5 per mille si rivela fondamentale. Questo contributo ora può raddoppiare senza spese per i cittadini se solo questo progetto di legge verrà accolto a Roma”.
“Un finanziamento diretto agli enti del Terzo settore – prosegue Zecchinato – senza costi né passaggi intermedi. Il principio del 5 per mille, in proposta al 10 per mille, così applicato consente, oltre di dare risorse ai soggetti destinatari, di impedire il passaggio del gettito fiscale attraverso gli uffici pubblici, consentendo di raggiungere direttamente il destinatario con risparmio di tempo e risorse. Si tratta ora di raddoppiare questa donazione che potrà aumentare la capacità di spesa e quindi le attività di questi enti che svolgono un ruolo centrale nella vita civile e che pertanto vanno sostenuti”.
“L’Agenzia delle Entrate – ricorda il consigliere – ha pubblicato gli elenchi del 5 per mille 2020, che fanno riferimento alle dichiarazioni dei redditi compilate nella primavera/estate del lockdown. Sono 16,5 milioni gli italiani che hanno firmato, di cui 10,5 hanno scelto il volontariato. È stato superato il tetto dei 520 milioni di euro”.
“Lo strumento del 5 per mille – aggiunge Zecchinato – ideato e introdotto dall’allora Ministro Giulio Tremonti, ha ottenuto un grandissimo successo, i numeri lo testimoniano. Il non profit, è un pilastro fondamentale per offrire opportunità a chi vive condizioni di fragilità, per far crescere una cultura della diversità e dell’accoglienza, per migliorare la qualità della vita nelle nostre comunità. Sostenere il terzo settore è un investimento, un dovere, e non un costo. Esso contribuisce allo sviluppo di quella infrastruttura sociale che rafforza le nostre comunità e le rende capaci di affrontare l’onda d’urto delle sfide che stiamo attraversando. Per questo è cruciale continuare a sostenere chi opera sul nostro territorio, vicino alle persone e ai loro bisogni”, concludono Zecchinato e Brescacin.