Veneto prima regione italiana per l’uso dei monoclonali
Spesso in prima fila nell’impiego di nuove cure e terapia anche per il Covid, il Veneto si conferma la prima regione italiana per l’uso degli anticorpi monoclonali, farmaci indicati per persone con malattia lieve o moderata ma ad alto rischio di progressione severa.
È quanto emerge dal 43/mo Report settimanale dell’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) sugli anticorpi monoclonali per il Covid-19.
Sono stati 41.499, da marzo 2021 al 27 gennaio 2022, i pazienti con Covid iscritti nei registri di monitoraggio di questi anticorpi.
Il Veneto, afferma il rapporto dell’Aifa, resta in cima alla classifica del numero di richieste del farmaco fatte fino a oggi: 7.222 rispetto al totale nazionale di 41.499. A seguire, il Lazio con 6.103, Toscana con 4.182, Lombardia (3.180), Piemonte (2.737), Campania (2.625), Liguria (2.602), Emilia Romagna (2.462) A livello nazionale, la maggior parte dei pazienti (20.006) ha ricevuto la combinazione di monoclonali casirivimab-imdevimab, seguita dal mix bamlanivimab-etesevimab (17.171), sotrovimab (3.499) e bamlanivimab (823, non più disponibile in monoterapia da maggio 2021).