4 Luglio 2024 - 12.20

VENETO – Ragazzo trovato morto sul Piave: forse ucciso dalla droga degli sciamani

Un decotto psichedelico a base di ayahuasca, ottenuto da diverse piante amazzoniche, potrebbe essere la causa della morte di Alex Marangon, il 25enne di Marcon (Venezia) scomparso il 30 giugno e ritrovato privo di vita due giorni dopo su un isolotto a Ciano del Montello (Treviso). La notizia è stata anticipata oggi da alcuni quotidiani.

La procura di Treviso ha disposto accertamenti per verificare se la morte possa essere collegata all’uso di questa sostanza, considerata stupefacente e psicotropa dal Ministero della Salute. La risposta definitiva potrebbe arrivare dall’autopsia sul corpo del giovane, che sarà affidata domani all’anatomopatologo Alberto Furlanetto, il quale aveva inizialmente ipotizzato l’annegamento durante l’ispezione cadaverica.

Gli investigatori stanno inoltre concentrando le loro indagini sulla festa new age a cui Marangon aveva partecipato, organizzata da una coppia di musicisti all’abbazia Santa Bona di Vidor (Treviso). L’evento, basato sulle tradizioni sciamaniche dell’Amazzonia, prevedeva anche l’assunzione di decotti a base di piante curative con effetti allucinogeni. Testimonianze raccolte dagli investigatori suggeriscono che Marangon abbia consumato tali sostanze durante la festa.

Secondo le indagini, il giovane si sarebbe concesso un bagno nel fiume Piave nel pomeriggio, ripetendolo nella notte dopo aver assunto un altro decotto, probabilmente a base di foglie psicotrope. Da quel momento nessuno lo ha più visto, e l’allarme della sua scomparsa è stato lanciato la mattina seguente.

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