24 Marzo 2021 - 18.11

VENETO – Treviso sperimenta giornata di vaccinazione di massa per i nati nel 1936

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Test a Treviso sul fronte prenotazioni. Come riporta l’Ansa, non vi sarà prenotazione né alcuna chiamata ai call center ma una chiamata di massa, in un orario prestabilito in partenza.
Il test avverrà domenica e coinvolgerà 4.795 cittadini della provincia di Treviso nati nel 1936. Ci si potrà recare direttamente nei quattro centri individuati dall’Ulss 2 per la somministrazione delle dosi a Oderzo, Villorba, Godega Sant’Urbano e Riese Pio X dove i sanitari avranno già in mano l’elenco degli aventi diritto. Si partirà alle 8 del mattino con i nati di gennaio per finire alle 19 con quelli di dicembre.
    Mentre la regione prosegue a tappe forzate nella somministrazione delle dosi – 21 mila quelle erogate nelle ultime 24 ore – i numeri della pandemia rimangono preoccupanti.
    Sono ancora oltre quota duemila, 2.042 per l’esattezza, i nuovi casi di Covid-19 registrati in 24 ore in Veneto. Il totale da inizio pandemia sale a 371.544 casi. I decessi registrati da ieri sono 28, con il totale delle vittime a 10.442. I positivi attuali sono 39.128, 90 in più rispetto a 24 ore fa. Continua pure la crescita dei dati ospedalieri, con 39 nuovi ricoveri in area non critica e 1.792 pazienti in tutto; nelle terapie intensive si registrano altri 7 ingressi, con 267 posti occupati.
    Di fronte a questi numeri il Presidente Luca Zaia vede positivamente l’ipotesi di una piattaforma nazionale per una gestione non frammentata delle vaccinazioni. “E’ sacrosanto e comprensibile – dice – che a livello nazionale si ci si preoccupi anche di chi fa a fatica a stare al passo con le dosi”. Ma rivendica orgogliosamente i risultati ottenuti sul campo da diverse regioni. “Ve ne sono alcune, come il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna e altre che hanno già delle strutture organizzate – puntualizza -. E decidono in autonomia e sono operative”. Zaia ne parla dopo aver voluto testare personalmente la situazione. Ha chiamato anonimamente il numero verde delle Ulss e come un comune cittadino ha chiesto informazioni per verificare le risposte degli operatori e la funzionalità del servizio. “Talvolta facevo fatica a prendere la linea e mi spazientivo anche – ammette -. Facevo il finto utente e chiedevo delle precisazioni. Ho sempre ricevuto risposte esaurienti”.
    Intanto il Veneto spera che la situazione attuale possa portare a modificare l’attuale fascia rossa. “Se venerdì prossimo verremo classificati zona arancione, e non è improbabile – annuncia – spero che le scuole possano essere riaperte, che ripartano velocemente”. (ANSA).

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