16 Giugno 2020 - 17.48

VENETO – Una scuola d’infanzia su tre rischia di non riaprire

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L’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan ha incontrato il presidente Stefano Cecchin e i rappresentanti regionali della Fism, la Federazione delle scuole paritarie dell’Infanzia, fortemente preoccupati per la copertura dei periodi di sospensione dell’attività per i propri dipendenti, in quanto le settimane previste dai decreti governativi e i diversi ammortizzatori coinvolti (cassa in deroga e Fis, cioè il fondo di integrazione salariale) non coprono del tutto i periodi interessati per il personale delle scuole paritarie.

L’assessore ha ricordato che l’inserimento tra i beneficiari degli ammortizzatori delle scuole paritarie,  realtà particolarmente presente in Veneto, è stata frutto di una sinergia tra Regione Veneto ed enti di gestione (in particolare proprio la Fism) che ha prodotto istanze poi accolte dalla Conferenza delle Regioni.

“L’iniziale esclusione del comparto dell’istruzione, in particolare delle scuole paritarie  ricorda Donazzan – era stata poi in parte corretta da una forte azione della politica e della Chiesa. Si è creato un asse politico trasversale che, in occasione in particolare del DL Rilancio, ha rivendicato a gran voce maggiori coperture sul fronte degli ammortizzatori sociali e più finanziamenti per le scuole stesse Speriamo che il Parlamento, in sede di conversione del decreto, confermi e anzi rafforzi l’impegno economico per le scuole paritarie ”.

“Faccio mie le preoccupazioni della Federazione delle scuole materne rispetto alla mancanza di risorse – prosegue l’assessore all’istruzione – perché la consolidata copertura finanziaria prevista dal bilancio dello Stato di circa 536 milioni per tutte le scuole paritarie di ogni ordine e grado in tutto il territorio nazionale appare del tutto inadeguata se si dovrà rispettare il parametro di un operatore ogni 15 bambini, rispetto all’attuale di uno ogni 25-28. Senza un adeguato sostegno economico da parte dello Stato temiami  che una scuola su tre a settembre non riesca a riaprire”.

Ad affiancare l’assessore nella videoconferenza c’erano il direttore della Direzione Lavoro Alessandro Agostinetti e Marilena Pistolato, funzionaria regionale che si occupa di ammortizzatori sociali. “E’ grazie allo sforzo della Direzione Lavoro e all’impegno finanziario attivato con l’aiuto del collega Forcolin, che la Regione ha trovato una soluzione per le scuole paritarie gestite dalle Ipab – ricorda ancora  l’assessore – Si tratta di una fattispecie di scuole tutta veneta, che proprio per le ragioni della sua particolarità,  ha rischiato di essere esclusa da qualsiasi copertura di sussidio e alla quale abbiamo rimediato con fondi regionali”.

 L’impegno reciprocamente assunto tra Regione e rappresentanti delle scuole paritarie dell’infanzia è immaginare soluzioni e proposte su cui sfidare il governo. Fism partecipa infatti al gruppo di lavoro per la riapertura che la Regione sta attivando con l’Ufficio scolastico regionale.

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