VENETO – Virus West Nile: il punto sull’emergenza e i consigli per prevenirlo
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E’ stato un lungo weekend di allarme quello appena passato sul tema del virus West Nile: nuovi episodi e anche un deceduto si sono succeduti tra sabato e domenica.
Ecco il punto della situazione, aggiornato ad oggi.
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Un uomo di 77 anni, residente a Cento, già sofferente di problemi cronici cardiorespiratori, è morto ieri all’ospedale ferrarese di Cona dopo aver contratto il virus West Nile, per una puntura di zanzara infetta. All’uomo, ricoverato per una caduta, è stata diagnosticata una meningoencefalite da West Nile. Il quadro, si è aggravato per problemi legati all’infezione e alla sua situazione critica, fino al decesso. Risulta fuori pericolo invece la donna di Fossalta di Piave alla quale era stata diagnosticata la febbre del Nilo. “È stata sempre lucida e presente, sembra abbia passato la fase critica. Ci vorrà ancora qualche giorno per dire di esserne uscita completamente”, ha spiegato il primario dell’ospedale di Treviso, Pier Giorgio Scotton.
Altri casi
Poche ore prima della donna, il caso sospetto dell’uomo di Mira ricoverato per un’encefalite all’ospedale di Dolo. Nello stesso momento a un 59enne di Mellaredo di Pianiga con febbre alta e mal di testa è stata confermata la presenza del virus. Il giorno prima il ricovero di un 70enne di Cavarzere. Ma la zona più colpita è quella del Polesine. Un caso poi a Padova. E altri tre nella Bassa Padovana. (continua…)
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Il virus
Il virus che provoca la febbre West Nile, è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda ed è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. A trasmettere il virus agli uomini sono gli uccelli selvatici e le zanzare con le loro punture. L’infezione ha un’incubazione di 28 giorni e si manifesta con sintomi similinfluenzali o decorre in maniera asintomatica. In rari casi può complicarsi con encefalite.