2 Settembre 2023 - 11.05

Venezia, un film al giorno- Le “povere creature” si danno al sesso: la Stone guida il nuovo corso di Hollywood

Poor things, povere creature,  è un film sulla formazione di una giovane freak, Bella (Emma Stone al suo massimo espressivo) che vittima di un esperimento di un medico chirurgo geniale e pazzo (Dafoe) da morta torna in vita e affronta il suo percorso di rinascita attraverso varie esperienze, soprattutto sessuali, in giro per l’Europa. Il segno più interessante di questo film di  Lanthimos è la nuova strada che sembra voler prendere Hollywood. Quale? Quella di raccontare una vita attraverso la formazione sessuale; certo, dentro un contesto originale di novella Frankeinstain di Bella/Emma ma molto dettagliato e quasi al confine con il pornografico. Un lenzuolo scoperto e sotto un mondo di esperienze: sesso “coniugale”, fuori dai recinti, con chiunque, sino ad approdare in un bordello, a Parigi, dove Bella finisce per lavorare “e per fare esperienza di vita” prima di tornare al promesso sposo che la aspetta a Londra. Ma attenzione. Non è sesso erotico, è appunto un sesso di formazione, quasi meccanico come meccanico è il suo personaggio, una via che porta Bella dentro un percorso di conoscenza della vita, prima di decidere di succedere al “padre” come chirurgo. Il film è geniale e scorrevole, girato in bianco e nero e a colori, evoca capolavori del passato, si pregia di grandi interpretazioni, da Emma Stone a William Dafoe a Mark Ruffalo (che “rapisce” Bella e la instrada sulla via della conoscenza prima di impazzire perché ne perde il controllo); è anche un film sulla affermazione femminile nella declinazione delle libertà di genere. Insomma è tante cose Poor things. È soprattutto un film da vedere ad occhi aperti! 

Voto 9/10

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