16 Gennaio 2018 - 10.47

VERONA – White e Roccia, due cani vittime della cattiveria umana

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La cattiveria umana sta toccando altissimi livelli in questo ultimo periodo. Alcuni giorni fa White, un cocker spaniel di 8 anni, è tornato a casa con l’addome sanguinante dopo essere sfuggito al controllo del proprietario. La corsa dal veterinario e l’operazione chirurgica d’urgenza purtroppo non sono riuscite a salvarlo e White non si è risvegliato dall’anestesia. La causa della morte sono stati i colpi di forca che qualche essere senza pietà gli ha sferrato nella pancia, prima che lui potesse scappare. Le Sezioni Lega Nazionale Difesa del Cane di Verona e di Legnago hanno scritto, in coordinamento con le altre associazioni locali, una lettera al giornale L’Arena in cui chiedevano a chiunque avesse informazioni utili per risalire all’assassino di farsi avanti. “Rimango ancora sbalordita dall’abisso di crudeltà in cui alcune persone riescono a precipitare”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Qualunque cosa avesse fatto White, probabilmente si sarà infilato in qualche proprietà privata attirato da una cagnolina, non meritava la fine straziante che ha avuto. Abbiamo deciso di sporgere denuncia contro ignoti per cercare di dare un impulso alle indagini per risalire a chi ha inferto i colpi mortali e chiediamo la collaborazione di chi può fornire dati significativi per rintracciare il colpevole.” Nel frattempo, un altro caso gravissimo è avvenuto a Negrar. Roccia, un mix maremmano-dogo di un anno, è stato ucciso con un colpo di fucile dentro il giardino della propria casa. Data la giovane età, Roccia era sicuramente un cane vivace ed esuberante, come ricorda anche la sua proprietaria, ma di certo non doveva essere giustiziato così. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, i proprietari hanno ritrovato il proiettile e sporto denuncia e ora i Carabinieri stanno indagando. “La crudeltà sugli animali purtroppo non conosce distinzione di latitudine”, conclude Piera Rosati. “Da nord a sud è un susseguirsi di casi di questo genere e la misura è davvero colma. È necessario fare maggiore informazione su quali sono i diritti e i doveri dei proprietari e dei loro amici a 4 zampe, inasprire le pene per chi si macchia di reati contro gli animali e promuovere un maggiore rispetto della vita. Mi appello a tutte le istituzioni, dagli amministratori locali a quelli nazionali, dalle forze dell’ordine alla scuola: ognuno faccia la sua parte per mettere fine a questo scempio. Ma vorrei rivolgere un appello anche ai cittadini, pregandoli di aiutarci a dare un nome e un cognome a chi ha commesso questi reati. Chi sa, ci contatti anche in forma anonima allo 02.26116502”.

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