3 Luglio 2024 - 15.00

VICENTINO – Ottiene 220 mila euro del PNRR per un parco agrisolare, ma non ne ha i requisiti: sequestro e denuncia

I militari del Comando Provinciale di Vicenza continuano a eseguire controlli specifici per garantire che le ingenti risorse destinate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), grazie anche a un’analisi di rischio condotta dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie in collaborazione con il Gestore Servizi Energetici S.p.A., raggiungano gli obiettivi di rilancio e rafforzamento strutturale dell’economia, operando sia in prevenzione che in repressione.

In particolare, i militari della Tenenza di Thiene hanno svolto un’attività di polizia economico-finanziaria riguardante una richiesta presentata da una società a responsabilità limitata con sede legale a Thiene (VI), operante nel settore dell’allevamento di animali. La richiesta era per l’ammissione a un contributo in conto capitale da finanziare nell’ambito del PNRR (Missione 2, componente 1, investimento 2.2. “Parco Agrisolare”) per l’installazione di un impianto fotovoltaico. La spesa ammissibile era di € 369.754,00 con un contributo concesso (60% della spesa ammissibile) dal Gestore Servizi Energetici (GSE S.p.A.) di € 221.852,40.

Le indagini svolte dai finanzieri di Thiene hanno rivelato che la S.r.l. non possedeva i requisiti di ammissibilità previsti dall’art. 4 del D.M. 25.03.2022 e dal regolamento del bando, poiché la società è stata costituita nel 2022, mentre la normativa del bando “Parco Agrisolare 2022” prevedeva l’ammissione al contributo solo per imprese costituite e avviate entro settembre 2021.

Inoltre, sono emersi ulteriori elementi di criticità riguardo la domanda di ammissione al beneficio, inclusi il titolo legittimante, la data di presentazione della domanda e il possesso del fabbricato su cui installare l’impianto fotovoltaico. Di conseguenza, il legale rappresentante della S.r.l., firmatario della richiesta di ammissione al contributo, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per tentata indebita percezione di erogazioni pubbliche (art. 316 ter del codice penale). È stata inoltre proposta al Gestore dei Servizi Energetici la revoca del contributo concesso (€ 221.852,40) che non era ancora stato materialmente erogato.

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