VICENZA – 34enne violento alla Caritas: arrestato dalla Polizia
Durante la scorsa notte, gli Agenti della Squadra “Volanti” hanno arrestato A.D., un cittadino mauritano di 34 anni, pluripregiudicato e senza fissa dimora.
Nel corso della serata precedente, la Centrale Operativa aveva inviato più volte due pattuglie della sezione “Volanti” presso la sede Caritas di via Torretti a seguito delle segnalazioni di un volontario riguardo a un individuo violento. Nonostante fosse stato allontanato più volte, quest’uomo continuava a creare disturbo, a rivolgere insulti ai volontari e a mantenere un comportamento violento.
La prima situazione è stata affrontata intorno alle 20, quando l’uomo ha chiesto di essere accolto per la notte. Tuttavia, essendo stato riconosciuto come una persona violenta già ospite della Caritas, gli è stata rifiutata l’accoglienza. Anche l’intervento delle pattuglie della Sezione “Volanti” non è stato sufficiente a calmarlo, e è stato necessario allontanarlo.
Successivamente, intorno alle 20:45, A.D. si è nuovamente presentato presso il centro Caritas, urlando e minacciando di non permettere il riposo degli altri ospiti e dei residenti nelle vicinanze. Di fronte alla reazione violenta di A.D., gli Agenti di Polizia lo hanno condotto negli Uffici della Questura per l’identificazione.
Anche in Questura, A.D. ha mantenuto un atteggiamento non collaborativo, rendendo difficoltosa l’identificazione e mostrandosi resistente durante il fotosegnalamento. Dai dati delle Forze di Polizia, è emerso che aveva già commesso reati simili in passato, per i quali era stato denunciato e condannato.
Dopo gli accertamenti di Polizia Giudiziaria, A.D. è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per violazione di domicilio e molestie alle persone. Tuttavia, al momento di essere condotto all’esterno della Questura, ha iniziato a rivolgere minacce di morte agli agenti e ha resistito al punto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per essere controllato. A.D. è stato quindi arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato trattenuto in attesa del rito direttissimo, nel quale è stato convalidato l’arresto e gli è stata imposta la misura dell’obbligo di firma presso la Polizia giudiziaria.