5 Aprile 2016 - 18.32

VICENZA – Aggressione al Calypso: arrestato lo ‘sfregiato’ di via Gorizia, latitante in Francia

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Aveva agito assieme ad una complice e da qualche settimana era diventato un ricercato internazionale. Radwen Majiri, 24 enne tunisino, notissimo alle forze dell’ordine, conosciuto anche per essere stato sfregiato al volto in maniera permanente in via Gorizia l’estate scorsa, è stato arrestato a Lione, in Francia, dopo un’intensa attività di indagine della Squadra Mobile di Vicenza. A comunicarlo è il dirigente Davide Corazzini che lo scorso 11 marzo aveva dato notizia dell’arresto della donna, che era fuggita in Francia con lui ma che era tornata in città ed è stata intercettata dagli agenti della questura di Vicenza.

L’uomo è responsabile di una violenta aggressione con rapina al Bar Calypso di Contrà San Marcello lo scorso 30 agosto ed era stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare in carcere del tribunale di Vicenza. L’operazione che ha portato alla sua cattura è stata condotta dalla III sezione della squadra mobile di Vicenza per i reati contro il patrimonio, condotta dal sostituto commissario Gianpaolo Bettini che nei mesi scorsi ha ricostruito nel dettaglio quanto accaduto quella notte, raccogliendo testimonianze e prove indiziarie. Sono stati aperti dei canali informativi internazionali con la polizia francese ed in particolare con l’ufficio di collegamento di Parigi. Majiri è stato rintracciato ed arrestato lo scorso 27 marzo a Lione. Avrebbe dichiarato di trovarsi in Francia per lavorare come muratore. Dovrà rispondere di rapina pluriaggravata e lesioni.

LA VIOLENTA AGGRESSIONE A DEI CLIENTI DEL CALYPSO
Aveva agito assieme a Hind Rhally una ragazza nata in Marocco ma con cittadinanza italiana, di 20 anni, regolare nel nostro Paese, incensurata, perfettamente inserita nel contesto sociale italiano e residente in centro, ora agli arresti domiciliari.
Quella notte le volanti della questura furono chiamate nel bar del centro storico per una violenta aggressione sfociata in rapina. Una ragazza vicentina di 26 anni (M.C.) era entrata nel locale con amici ed era stata avvicinata da un’altra ragazza, nordafricana, poi identificata come Hind Rhally. Quest’ultima ha cominciato a provocarla ed insultarla. Ne è nato un violento diverbio nel quale la nordafricana l’ha prima spinta e poi addirittura morsa. Non solo, il fidanzato della Rhally è intervenuto scagliando addosso alla vittima un bicchiere pieno d’alcool. Alcuni amici della ragazza sono intervenuti per difenderla ma Radwen Mejri ha estratto una mannaia minacciandoli. Nel frattempo la marocchina ha ferito al collo e ad una spalla la ragazza con un taglierino. Nella colluttazione è anche uscita dal locale prendendo una catena antifurto per bicicletta ed ha poi sferrato un colpo sul viso della vicentina. Durante il parapiglia creatosi, i due aggressori le hanno anche rubato la borsa allontanandosi (all’interno un cellulare e 80 euro in contanti). La vittima, ferita, assieme agli amici, ha così rincorso i due fuori del locale e a quel punto il tunisino ha estratto un taglierino e colpito un amico della ragazza al torace provocandogli una ferita poi giudicata guaribile in sette giorni. Mentre Radwen è riuscito a fuggire, la Rhally è stata fermata dalle volanti della polizia e al momento denunciata perché è risultata subito complessa la ricostruzione di quanto accaduto.
AGGRESSIONI SERIALI
Una ricostruzione che la squadra mobile è poi riuscita a fare grazie alle testimonianze e ad una serie di accertamenti tecnici che hanno permesso anche di ricondurre ai due un altro episodio simile, avvenuto sempre al Calypso, una ventina di giorni prima. Non solo, nel corso di questi mesi, altre vittime di aggressioni simili si sono fatte avanti, prendendo coraggio e denunciando quanto subito in altri bar. Elementi che hanno delineato un modus operandi seriale da parte dei due: si avvicinavano agli avventori che avevano preso di mira all’interno dei locali, creavano ad arte una colluttazione e nella confusione li derubavano, non esitando ad estrarre armi e a ferirli.
I due sono indagati per rapina impropria pluri-aggravata in concorso, lesioni, porto di strumenti atti offendere. Dopo la rapina del Calypso si erano allontanati dal territorio nazionale, riparando entrambi in Francia. La squadra mobile è riuscita prima ad intercettare la Rhally quando questa ha rimesso piede in Italia ed ora ha fermato Radwen Mejri dopo il mandato di cattura internazionale.

Sempre sul Calypso vi è un secondo filone di indagine da parte della squadra mobile, che sta cercando di fare chiarezza sull’esplosione avvenuta pochi giorni dopo l’aggressione. Il titolare riconduce l’episodio ad una chiara ritorsione da parte della coppia di nordafricani, ma la vicenda presenta ancora punto oscuri.

P.U.

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