14 Settembre 2024 - 11.20

Vicenza – Arrestato studente universitario per tentata estorsione: vittima una donna che perde decine di migliaia di euro in finte criptovalute

Nella mattinata del 10 settembre, i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica hanno arrestato in flagranza di reato V.B., un cittadino ucraino di vent’anni e studente universitario, con l’accusa di concorso in tentata estorsione.

L’arresto è avvenuto al termine di un’indagine rapida ma complessa, avviata dopo la denuncia di una donna vicentina che, nei mesi precedenti, era entrata in contatto tramite social media con un’organizzazione che le aveva proposto investimenti promettendo alti guadagni attraverso la negoziazione di criptovalute.

I primi accertamenti, basati sulle informazioni fornite dalla vittima, hanno permesso di scoprire che le era stato chiesto di aprire un conto corrente bancario a Malta, sul quale doveva effettuare più bonifici tramite home banking. Gli interlocutori, inoltre, le avevano fornito credenziali di accesso a una piattaforma online simile a una realmente esistente, che consentiva di monitorare gli investimenti e vedere gli interessi crescere con l’acquisto e la vendita di criptovalute.

Quando la donna, dopo alcuni mesi, ha chiesto di prelevare i soldi investiti, che ammontavano a oltre 100.000 euro insieme agli interessi presumibilmente maturati, le è stato detto, sempre tramite i social, che non avrebbe recuperato nulla senza prima effettuare un ulteriore bonifico di rilevante entità.

Nel frattempo, l’istituto di credito aveva bloccato le credenziali di accesso al conto a causa del saldo negativo accumulato. A quel punto, i truffatori le hanno proposto di consegnare il denaro direttamente a un loro emissario, che l’avrebbe raggiunta in pochi giorni.

All’appuntamento, fissato in una piazza della città, i Carabinieri erano presenti e hanno arrestato l’uomo che si era presentato per ritirare il denaro.

Il giovane è stato trasferito al carcere di Vicenza in attesa del processo per direttissima davanti al Tribunale di Vicenza. Gli investigatori stanno ora analizzando le informazioni raccolte durante l’arresto per identificare eventuali complici dell’arrestato.

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