VICENZA CALCIO – Biancorossi, un anno sulle montagne russe
di Il’Aria
Lega Pro. Play off. Apparentemente due concetti calcisticamente distanti ma il Vicenza calcio li ha toccati entrambi in un solo anno. Chi come me, forse un po’ inesperta ma umilmente consapevole, ha osservato l’intera stagione non può non notare il percorso che questi giocatori hanno compiuto. Inizialmente cercavo di guardare i numeri, le statistiche, le scelte dei tecnici, degli arbitri. Il Vicenza alla fine ha finito il suo percorso lungo un campionato da terza in classifica, approdata ai play off con una partita che ha dovuto giocare, per fortuna o per sfortuna, con la sua gemellata Pescara. Il match del 2 giugno è terminato con un pareggio 2-2, boccone reso meno amaro proprio perché del Pescara si parla. Peccato per l’autorete di Sampirisi costata carissima al Vicenza proprio durante i primissimi minuti di gioco, ma poi sono arrivati in soccorso il gol di Moretti più agguerrito che mai e poi come chiosa definitiva, la rete del bomber Cocco. Eh già, è proprio lui il primo della classe nella classifica marcatori della seri B che con 20 gol stagionali supera di uno Granoche del Modena. Il pareggio però non è bastato e così termina la favola di Cenerentola che vedeva il Vicenza approdare in A. Al di là della partita chi era allo stadio la sera durante il fatidico match avvertiva solo passione dato che anche di questa il calcio è fatto. La curva che esprime la sua ovazione con una grande, grandissima maglietta-striscione raffigurante l’immancabile “R” così cara ai tifosi che la sorreggevano. La maglietta era circondata da enormi strisce bianche e rosse composte da cartoni colorati sorretti da ogni singolo tifoso seduto dalla curva ai distinti. Uno stadio Menti al completo che ha tremato sotto i salti dei tifosi ad ogni rete. Insomma il Vicenza non torna a casa con la coda tra le gambe e non torna a casa con 18 vittorie, 14 pareggi, 10 sconfitte, 44 reti eseguite e 37 subite, infatti al di là della partita, oltre il campionato, non rimane che prepararsi con un sorriso beffardo alla prossima stagione. Ecco l’ingrediente segreto del calcio: non si sa mai quello che potrà accadere. Non rimane che dire grazie ad ognuno di loro, troppi da ringraziare uno per uno ma un grazie va anche a chi li ha guidati fin qui: prima Lopez e poi Mister Marino e grazie anche ovviamente al dodicesimo uomo in campo, il tifoso che rappresenta l’unica costante certezza nel mondo calcistico. Non ci rimane che dire che noi di “a tutto Vicenza” ci fermiamo qui e come sempre “Forza Lane!”.