VICENZA – Clima infuocato sulla TAV: botta e risposta Lolli-Celebron
In mattinata la consigliere di opposizione Alessandra Lolli — Capogruppo del Gruppo Misto in Consiglio comunale a Vicenza ha diffuso un comunicato in cui prende in esame il progetto TAV per Vicenza accusando in sostanza l’assessore Celebron e la giunta Rucco di
Nel pomeriggio risponde l’assessore Matteo Celebron. Ecco il botta (Lolli) e risposta (Celebron).
“Intervengo – scrive Alessandra Lolli – nella polemica sulla Tav in qualità di Consigliere comunale che in questi anni si è strenuamente battuto affinchè il progetto venisse rivisto, possibilmente con un ritorno all’ipotesi del passaggio in galleria. Galleria alla quale Vicenza aveva dovuto rinunciare, suo malgrado, unicamente per motivi legati ai costi.
Ricordo anche che nel giugno del 2018, momento delle elezioni comunali, il progetto preliminare della Tav non era ancora stato approvato ed era quindi modificabile. E questa modifica faceva parte del programma elettorale del candidato Sindaco Rucco.
Ho vissuto invece in prima persona gli ostacoli frapposti da questa amministrazione ad ogni tentativo dl riapertura dei giochi, anche approfittando delle difficoltà pratiche ad incontrarsi di persona create dell’isolamento dovuto al Covid.
Così come posso dire che i referenti di Rfi mi hanno personalmente informato di non aver mai sentito una sola voce contraria, una sola obiezione da parte di Rucco e Celebron al1’avanzata del progetto e che, in assenza di richieste da parte dell’ente locale, da soli non avrebbero avuto motivi e possibilità di modificarlo.
La verità è che questa amministrazione ha fortemente voluto che scadessero tutti i termini per trasformare il progetto preliminare in definitivo come se fosse il proprio.
A quali interventi migliorativi fa oggi riferimento l’assessore Celebron? Non capisco quale sia stato “il lavoro svolto per ridurre l’impatto negativo del vecchio progetto” (vogliamo parlare dello “scavalco” a Vicenza Est?).
Ma apprezzo che Celebron sostenga che “grazie a noi la Tav sarà davvero una svolta per la città”: finalmente oggi se ne assume la piena responsabilità e non potrà più rimangiarsi la paternità di quanto avverrà: uno scempio, una devastazione voluta a tutti i costi ai danni dei vicentini.
E i vicentini devono poter giudicare i comportamenti tenuti dai loro amministratori, in modo da scegliere a chi affidare le sorti della città alle prossime elezioni comunali”.
La risposta di Celebron.
“A leggere la nota stampa della Consigliera del gruppo misto Alessandra Lolli – afferma Celebron – sembra che quest’ultima non sia stata a Vicenza negli ultimi vent’anni. Il processo decisionale sulla linea AC/AV non inizia certo con l’amministrazione Rucco che ha ereditato, sul tratto ovest e sull’attraversamento Vicenza, scelte fatte e deliberate a maggioranza dal Consiglio comunale della città. Se la Consigliera Lolli intendesse andare alla ricerca dei responsabili, dovrebbe guardare altrove, ai suoi compagni di minoranza in Consiglio comunale ad esempio”.
“È ormai chiaro a tutti, e le carte parlano, che se mai la città di Vicenza avesse avuto la possibilità di scegliere l’interramento della linea, cosa per altro condivisa dall’attuale sindaco quando sedeva nei banchi dell’opposizione, questa scelta doveva essere antecedente al 2019, nello specifico nella deliberazione del Consiglio comunale di Vicenza del dicembre del 2017 quando poi, con quella, si sono espressi i pareri in Conferenza dei servizi. Per quanto riguarda le problematiche che fanno riferimento agli espropri è stata questa amministrazione ad avviare un tavolo di confronto e sostegno, avendo la disponibilità di categorie economiche ed ordini professionali”.
“In riferimento a quanto potrebbero aver detto i tecnici di RFI, invito la Consigliera Lolli a fare nomi e cognomi, non ho alcun dubbio che qualsiasi tecnico sia pronto a smentire ogni parola”.
“Con riferimento al tratto est – conclude Celebron – invito la Consigliera a leggersi bene le carte e scoprirà che da mesi ci stiamo confrontando con i cittadini per trovare la migliore soluzione possibile, chiedendo anche ad RFI l’elaborazione di più proposte progettuali. Decida se fare parte di chi vuole modificare in meglio l’opera o se preferisce continuare a sventolare la bandiera NO TAV”.