Vicenza – Crepe sul campanile di San Giuliano: iniziano i lavori per il consolidamento
Prendono il via giovedì 7 novembre le operazioni di allestimento del cantiere in vista dell’avvio dei lavori di restauro e miglioramento sismico del campanile della chiesa di San Giuliano situato in corso Padova. Il cantiere comporterà, in corrispondenza del fronte della chiesa di San Giuliano, la chiusura del marciapiede e il restringimento delle corsie. Sarà mantenuto il doppio senso di circolazione ma saranno possibili rallentamenti. I lavori avranno una durata di almeno sei mesi.
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In vista della partenza dell’intervento l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller si è recato in sopralluogo insieme ai rappresentanti della Diocesi di Vicenza, di Ipab Vicenza, dell’impresa e con il direttore lavori.
«I lavori di consolidamento statico e recupero conservativo del campanile della chiesa di San Giuliano, alto circa 36 metri, sono attesi dal 2015, quando si sono manifestate alcune crepe nella struttura che hanno comportato anche dei distaccamenti di alcuni elementi – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller -. Si tratta di una delle 14 chiese di proprietà comunale. L’intervento prevede il rifacimento dei ballatoi intermedi del campanile e l’inserimento di alcuni tiranti metallici per dare maggiore staticità. Verranno rifatte anche le scale interne e sostituiti gli elementi lapidei e laterizi esterni che si sono distaccati nel tempo. La superficie verrà quindi rivestita con un materiale idrorepellente per evitare future infiltrazioni. Un ulteriore intervento si attuerà nella cupola ma solo dopo una verifica delle sue condizioni accedendo tramite i ponteggi esterni. Al momento infatti non è possibile raggiungere la sommità dalle scale interne».
Il campanile sarà oggetto di una manutenzione straordinaria di messa in sicurezza e di consolidamento dal valore complessivo di 365 mila euro. Il progetto, redatto nel 2018, ha richiesto uno stanziamento aggiuntivo di 100mila euro, licenziato a fine 2023, per far fronte all’aumento dei prezzi della materie prime.
Il restauro
La necessità di un intervento si era manifestata già nel gennaio 2015 quando si è verificato il distaccamento di elementi lapidei e di intonaco del campanile, in particolare provenienti dalla parte sommitale, dalla cella campanaria, dal tamburo e dalla cupola. A protezione degli edifici circostanti e delle persone, è stata installata un’impalcatura intorno al campanile per i possibili ulteriori distacchi.
Si procederà adesso con un intervento complessivo di restauro, interno e ed esterno al campanile, e di miglioramento sismico. La sicurezza sismica sarà garantita dalla sistemazione della muratura nelle facciate in corrispondenza delle cavità e nicchie presenti. Saranno rifatti i ballatoi e la scala in legno. L’intervento interno di miglioramento della stabilità del campanile avverrà con tirantatura della muratura a mezzo di fasce in fibra di acciaio per contrastare l’instabilità della torre. Saranno sostituiti i mattoni ammalorati e inseriti elementi di acciaio. All’esterno verranno restaurati i paramenti murari attraverso interventi di pulitura, rimozione delle patine biologiche, ristilatura dei giunti erosi e trattamento protettivo finale sulle superfici restaurate. Saranno inoltre rifatti completamente l’impianto elettrico e di illuminazione.
Notizie storiche
Chiesa e campanile di San Giuliano e l’annesso convento, oggi sede dell’Istituto Salvi, costituiscono un complesso storico architettonico risalente al Seicento. San Giuliano era tra i più importanti ospitali per mendicanti e pellegrini situati nei dintorni della città. Rimasto fuori della cinta di mura fatta costruire dagli Scaligeri nel 1365 cessò di funzionare intorno alla metà del XV secolo. Con i padri Minimi la chiesa venne ricostruita e ampliata nella metà del 1684; nel 1666, iniziò la costruzione del convento. Nel 1805 divenne ospedale militare. Dopo la soppressione delle congregazioni religiose del 1866, nel 1867 il Comune di Vicenza rientrò in possesso del convento e della chiesa e di tutti gli arredi sacri.