Vicenza e Verona nella top ten della classifica ‘Qualità della vita’ del Sole 24 Ore
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Le province del Nord-Est confermano la loro competitività e qualità della vita con una forte presenza nella Top Ten dell’annuale classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. Quest’anno, Vicenza e Verona si distinguono, occupando rispettivamente l’8° e il 7° posto, a testimonianza delle loro solide performance economiche, sociali e ambientali.
La classifica evidenzia la predominanza delle province di dimensioni medie del Nord-Est, con Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige protagonisti assoluti. Verona, ad esempio, è una new entry tra le prime dieci, affiancandosi a Cremona (5ª) e Monza e Brianza (4ª), mentre Udine, vincitrice dell’edizione 2023, si conferma in una posizione di rilievo.
Vicenza non è da meno, con ottimi risultati nelle categorie “Affari e Lavoro” (11ª posizione) e “Ricchezza e consumi” (14ª), dimostrando una solida base economica e un’alta capacità di generare benessere per i cittadini. Tuttavia, registra un calo nella dimensione “Demografia e Società” (42ª), che evidenzia spazi di miglioramento sul fronte sociale.
Mentre le province del Nord-Est brillano, il Sud Italia continua a occupare le ultime posizioni della classifica. Reggio Calabria chiude il ranking, seguita da altre province del Mezzogiorno come Napoli (106ª) e Palermo (100ª). Tuttavia, non mancano segnali incoraggianti: l’aumento del PIL pro capite in aree come Palermo e Nuoro e una maggiore attrattività sul fronte immobiliare suggeriscono un potenziale di sviluppo.
La top ten di quest’anno riflette un cambiamento interessante: l’assenza di grandi aree metropolitane, con l’unica eccezione di Bologna, scesa al 9° posto. Questo fenomeno sottolinea come le province di media grandezza siano capaci di offrire un equilibrio tra qualità della vita, economia e servizi, con il Nord-Est in prima linea.
Vicenza e Verona si affermano così non solo come motori economici, ma anche come territori che sanno coniugare modernità e tradizione, dimostrando che l’eccellenza italiana passa anche per le province.