2 Aprile 2015 - 16.04

VICENZA – “Energie sommerse”, ecco i 12 vincitori

energie sommerse

È stata pubblicata la graduatoria dei dodici vincitori del bando “Energie sommerse”, promosso in via sperimentale dal Comune di Vicenza, per favorire progetti culturali sulle tre aree tematiche della notte, dell’alimentazione e della Grande Guerra. I progetti devono essere presentati e realizzati nel 2015 all’interno del territorio comunale, da soggetti che non hanno già un rapporto consolidato con l’amministrazione, al fine di far emergere le risorse presenti e spesso non visibili nel mondo giovanile, stimolare la nascita di micro imprese o di attività legate alla creatività, all’arte, all’innovazione dei linguaggi.
La commissione tecnica – composta per il Comune di Vicenza da Loretta Simoni, direttore settore Musei, cultura e promozione della crescita (presidente), da Mauro Passarin, conservatore del Museo del Risorgimento e della Resistenza, Antonio Dal Lago, conservatore del Museo Naturalistico e Archeologico, Riccardo Brazzale, capo ufficio attività culturali, e per Veneto Banca da Salvatore Grimaldi – ha impiegato poco più di un mese per la valutazione delle numerose proposte arrivate, che dimostrano l’apprezzamento suscitato dall’iniziativa.
“Ricevere un numero elevato di richieste, in così poco tempo, è un dato estremamente positivo. Ecco un primo risultato importante, che è stato portato a casa, a dimostrazione che c’è grande vitalità da parte delle nuove associazioni culturali, giovani e non solo – commenta soddisfatto il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci, ideatore del bando – Questi numeri dimostrano che gli obiettivi del bando erano importanti. Proprio per aiutare l’espressione di nuovi fermenti culturali, visibili sin d’ora in città, contando di ripetere l’esperienza entro la fine del 2015, organizzeremo anche una serie di incontri di approfondimento su come si costruisce un progetto: sarà un modo per offrire una opportunità di formazione e di crescita agli aspiranti produttori di eventi culturali, visto che, in diversi casi, idee anche positive sono state penalizzate da insufficienti articolazioni progettuali”.
“Veneto Banca ha accolto con entusiasmo l’invito a sostenere il progetto Energie Sommerse promosso dal Comune di Vicenza – spiega Ruggero Gobbetti, Corporate Manager Veneto Banca -. L’Italia migliore è quella che valorizza i nostri giovani e dà valore alle loro idee, alle loro proposte e alle loro energie. I dodici progetti selezionati dalla commissione tecnica di Energie sommerse dimostrano che è possibile creare sviluppo e valore aggiunto al territorio dando credito ai progetti delle nuove generazioni”.

Il budget di 50 mila euro, messo a disposizione grazie al sostegno di Veneto Banca (che vi ha investito 30 mila euro, mentre i restanti 20 mila euro sono finanziati dal Comune con i guadagni derivati dall’apertura al pubblico della Basilica palladiana), verrà suddiviso tra i 12 soggetti selezionati, secondo la graduatoria di merito.
L’impresa individuale Proart di Marco Pinaffo, prima classificata, con “Lettere e tweet dal grande fronte”, ha presentato un progetto multidisciplinare sul tema della Grande Guerra che intreccia musica, teatro e danza, attività laboratoriali per ragazzi (da includere nel POF), canti popolari, in un parallelo di grande interesse fra il passato bellico e il presente, traducendo in arte il tweet, forma di comunicazione contemporanea che è entrata prepotentemente nella realtà soprattutto giovanile. Il format proposto, premiato per la sua originalità e per il numero e la tipologia di soggetti partecipanti, vede coinvolti i ragazzi della scuola media Trissino di Vicenza, la cooperativa Margherita impegnata da tempo nell’inclusione sociale di disabili, anziani, minori e persone bisognose, nonché enti di promozione turistica e numerose istituzioni locali.
La cooperativa solidale Easy si è classificata al secondo posto con “Kmcorto.tv”, un innovativo progetto, multimediale e partecipativo, sull’alimentazione, che, utilizzando le nuove tecnologie, prevede la realizzazione di un webdoc e un vidblog dedicato ai protagonisti vicentini della cosiddetta agricoltura di prossimità (familiare, sociale, locale e biologica). Il progetto punta infatti ad approfondire la tematica dell’agricoltura sociale, dal piccolo orto cittadino alla più tecnologica e inclusiva agricoltura sociale, e gli aspetti positivi della riduzione della distanza tra coltivato e mangiato, con un focus sulle esperienze che arrivano dal territorio, mettendo a disposizione una piattaforma di condivisione delle proprie storie autoprodotte.
Al terzo posto si è classificato l’originale progetto presentato dal Centro culturale e di espressione Ossidiana, che prevede la realizzazione, da parte di due giovani artiste, Marta Scaccia e Martina Camani, già attive sul territorio vicentino come attrici della compagnia teatrale Kitchen Project, di cinque installazioni site specific sulla Grande Guerra, accompagnate da alcune attività performative. Le opere verranno collocate in luoghi significativi del centro storico di Vicenza, scelti per la loro pertinenza, con l’obiettivo di portare la riflessione storico-sociale sulla guerra nel cuore della città, offrendo alla cittadinanza la possibilità di esperire attraverso il medium artistico alcune situazioni simboliche dell’evento bellico. Positivamente è stato valutato, da parte della commissione, il coinvolgimento nel progetto delle scuole medie e superiori di Vicenza e provincia.
Restando sempre all’interno del filone sulla Grande Guerra, l’associazione di promozione sociale Arci Servizio Civile Vicenza, quarta classificata, ha proposto un percorso multidisciplinare comprendente teatro, cinema, musica, arti visive, performative e attività di formazione e training, dal titolo “Nessuna guerra è grande”, per sensibilizzare i giovani al tema della catastrofe rappresentata dal conflitto bellico. La guida turistica Luca Matteazzi ha invece presentato un progetto, classificatosi al quinto posto, comprendente alcune visite guidate, per la cittadinanza e le scuole, innovative sia sotto il profilo dei percorsi proposti (che escono dagli itinerari più frequentati) che per la tecnologia utilizzata, che prevede di sfruttare le possibilità offerte dai moderni sistemi di audio-guide, per far interagire la voce della guida con una serie di files preregistrati (letture di testi letterari e documenti storici, brani musicali dell’epoca, tracce audio di battaglie). Apprezzato per l’originalità, l’apertura a tutto campo, nonché per il target cui si rivolge, il progetto prevede inoltre laboratori didattici per le scuole secondarie, pensati per far conoscere alle giovani generazioni le testimonianze e le tracce lasciate dalla prima guerra mondiale a Vicenza.
Passando invece al tema della notte, l’associazione socio-culturale Celestetica si è distinta, aggiudicandosi il sesto posto, con un progetto multidisciplinare dal titolo “La notte e le sue stelle”, che combina esposizioni fotografiche, video-installazioni, coreografie e opere d’arte, attività didattico – scientifiche sulle stelle, l’universo, l’inquinamento luminoso, secondo una formula prevalentemente interattiva.
Tornando al tema dell’alimentazione, al settimo posto si è classificato Ullallà TeatroAnimazione, con lo spettacolo Gnam!, una narrazione costruita attorno ad abitudini, ma anche gusti, disgusti, desideri, trasgressioni, per rispondere all’interrogativo sul perché si mangia (per bisogno? per essere felici? perché si è arrabbiati, annoiati, affamati, soddisfatti?). Completano la proposta due attività pensate per i bambini: la realizzazione di un albo illustrato con immagini e testi poetici sul cibo, e un momento di approfondimento con una nutrizionista per imparare a leggere le etichette dei prodotti alimentari in modo divertente ed efficace. La dietista Graziella Poianella, arrivata ottava in graduatoria, ha proposto alcuni incontri sulla consapevolezza alimentare intitolati “Siamo tutti foodies!”, per approfondire il tema delle scelte e degli stili alimentari, sviscerando le mode del momento, recuperando la memoria identitaria legata agli alimenti e stemperando gli atteggiamenti estremistici che minano il corretto rapporto di benessere e piacere con il cibo.
Sempre per la sezione dedicata all’alimentazione, l’associazione culturale Yarc, in collaborazione con la Biblioteca internazionale La Vigna, ha proposto un’esposizione performativa che offre un approccio inedito al cibo – a partire dall’esperienza sensoriale, a volte discordante -, che offrono vista e gusto. Uno scarto che permette di soffermarsi sulla relatività dei nostri giudizi e della nostra lettura della realtà, grazie alla collaborazione di un artista e di uno chef impegnati a presentare opere commestibili che allo sguardo sembreranno una cosa mentre il gusto ne rivelerà un’altra (come lo shock sensoriale di assaporare un dessert dal sapore salato e piccante).
Il tema della notte sarà protagonista del decimo progetto vincitore, proposto dal Festival Alto Vicentino, dal titolo “White Night Show”, che per la durata di una notte vuole intrattenere il pubblico vicentino in un innovativo esperimento di cinema itinerante. Nel percorso pedonale tra la Basilica palladiana e il Cinema Araceli saranno allestiti punti di proiezione di cortometraggi e saranno realizzate performance artistiche. Ospite speciale della serata sarà il giovane regista norvegese Joonas Makkonen che presenterà il teaser del suo nuovo film horror, Bunny The Killer Thing (2015).
Gli ultimi due progetti vincitori, classificatisi rispettivamente all’undicesimo e dodicesimo posto, sono legati al tema dell’alimentazione e pensati in correlazione all’Expo 2015. La proposta dell’associazione di promozione culturale Pro.E-ducere è articolata in un percorso espositivo, in attività performative, incontri e seminari dedicati alla “grammatica del cibo”, dal titolo “Il cibo indosso. Il simbolismo dell’alimentazione tra cultura e identità: dall’Arcimboldo al Fashion Food”.
A chiudere la graduatoria è il progetto “Parla come mangi! L’alimentazione come possibilità di divulgare, monitorare, partecipare”, presentato da Vicenza Time Café. Il tema è affrontato con un approccio ludico-divulgativo, attraverso una serie di spettacoli e video pensati per divulgare le buone pratiche alimentari e recuperare le tradizioni culinarie vicentine, coinvolgendo in particolare i giovani.

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