3 Dicembre 2018 - 18.27

VICENZA – Entra nel vivo la prima edizione di “We Art 3”

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Entrano nel vivo le Residenze Artistiche del Teatro Comunale Città di Vicenza, finanziate dalla Regione del Veneto e Mibac (con Fondi FUS) secondo un accordo per interventi a sostegno di queste particolari forme espressive come “esperienze di rinnovamento dei processi creativi, della mobilità artistica e del confronto professionale”. L’innovativo progetto multidisciplinare ha un titolo emblematico: “We Art 3”; rappresenta infatti un programma triennale multidisciplinare con una serie di attività diversificate a seconda della tipologia di interlocutori (gli artisti, il pubblico, gli addetti ai lavori), un’esperienza artistica innovativa dedicata a 3 generi artistici, la danza, il teatro e il circo, e che ha visto protagonisti, come artisti residenti, l’attrice (vicentina di origine) Giuliana Musso, il danzatore e coreografo parmense Daniele Albanese, i giocolieri internazionali del gruppo Los Putos Makinas (LPM), creato dopo la comune frequentazione del Centre des Arts du Cirque di Tolosa.

“We Art 3” nasce sul modello delle grandi residenze nazionali ed internazionali; ha offerto a tre distinti artisti e compagnie l’opportunità di sperimentare il proprio percorso creativo in uno spazio particolarmente qualificato, offrendo anche reale accoglienza (sia per quanto riguarda i luoghi deputati sia per la competenza del personale dedicato), promuovendo in modo interattivo la relazione fra artisti, luoghi e spettatori. Ma ecco gli appuntamenti aperti al pubblico della 1° edizione di “We Art 3”.

 

Giuliana Musso sta realizzando la sua residenza di prosa (in partnership con il Teatro Civico di Schio) articolata in numerosi giorni di lavoro, realizzati con la collaborazione drammaturgica di Monica Capuani, dedicati ad un tema molto particolare, La scimmia ripresa dal racconto di Franz Kafka “Relazione per un’Accademia”; si tratta di un monologo in cui la protagonista descrive il percorso della propria umanizzazione ad un pubblico di illustri Accademici, di cosa significhi assumere modi e lingua degli umani; il risultato artistico scaturisce da una riflessione sui significati profondi presenti nel testo e sulla sua contemporaneità.  La residenza proseguirà poi nel mese di dicembre accogliendo una decina di attori professionisti over 30 selezionati dopo una call che ha registrato una notevole partecipazione.

 

La residenza artistica di danza si concluderà quando Daniele Albanese dopo aver lavorato per un’intera settimana (anche con alcuni danzatori e coreografi del territorio selezionati tramite una chiamata pubblica) sul tema Birds Flocking Project – una ricerca sul movimento degli stormi di uccelli come modello coreografico – ha proposto al pubblico la restituzione, in programma sabato 1° dicembre. Il metodo di lavoro proposto dal coreografo ai 10 partecipanti (anche qui molto più numerose le richieste) ha avuto come obiettivo quello di stimolare approcci, modi e riflessioni personali sulla scrittura coreografica. In scena i danzatori selezionati tramite la call (musica di Luca Nasciuti e Alva Noto) a presentare un movimento fluido e continuo, un movimento che sfugge perchè si disfa mentre si compone, attraverso una messa in relazione incessante tra i danzatori e lo spazio, uno spazio mobile che si modifica attraverso la luce. Il progetto di ricerca prevede format diversi della performance, anche site-specific. Anche questa restituzione (non uno spettacolo in senso canonico) si svolgerà nella forma dello sharing, ovvero la condivisione dell’esperienza artistica con l’opportunità di dialogare con gli artisti.

Fa parte integrante della residenza di danza anche il seminario condotto da Zunnur Sazali e Natalia Gabrielczyk, danzatori della Hofesh Shechter Company, in scena poi in Sala Grande nella Stagione di Danza del Comunale.

Anche per il genere coreutico è prevista un’esperienza di audience development under 35: i partecipanti (selezionati tramite un’open call) hanno la possibilità di conoscere e dialogare con Daniele Albanese e i protagonisti del progetto coreografico per sviluppare il loro sguardo critico, approfondire e ampliare la percezione e la visione dello spettacolo dal vivo.

 

La residenza artistica di circo, realizzata in partnership con Claps, Circuito Lombardia Arti Pluridisciplinari., vede protagonisti Los Putos Makinas, un gruppo di funambolici acrobati e giocolieri provenienti da diversi paesi (Brasile, Spagna, Uruguay e Germania) che saranno al Teatro Comunale per 15 giorni, dall’8 al 22 dicembre 2018, per creare il loro nuovo spettacolo Tutti Frutti. Si tratta di un mix tonico e vorticoso – come lo definiscono gli stessi artisti circensi – “tagliato” per le loro abilità di giocoleria straordinarie, fantasiose e di forte impatto. Anche qui la restituzione al pubblico si svolgerà nella forma dello sharing; è prevista per venerdì 21 dicembre alle 19.00 al Ridotto (il biglietto unico costa 4 euro). Non solo giocoleria in scena, ma anche acrobazie, hip hop, cascate, magia, cinema, kung fu, ipnotismo, “domatori di bici,” cumbia colombiana e altro ancora. Una restituzione che diventa uno show emozionante, ricco di sorprese e di poesia, ma che intende porsi degli interrogativi importanti sulle relazioni umane e sulla assurda propensione alla violenza di molti uomini.

Anche per questa residenza è prevista un’esperienza di audience development realizzata in collaborazione con la Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale, con i ragazzi del laboratorio teatrale di Fabbricateatro di Ketty Grunchi.

Il progetto completo di “We Art 3”, sviluppato nei 3 anni (quindi anche per il 2019 e il 2020) prevede, oltre alle residenze artistiche, alle restituzioni finali (sharing), alle call per gli artisti del territorio, agli incontri di audience development (il percorso di avvicinamento del pubblico alle performance attraverso incontri con gli autori e la restituzione dell’esperienza con strumenti di comunicazione dedicati), il tutoraggio realizzato da addetti ai lavori per un confronto con gli artisti e un supporto al processo creativo; i tutor dell’edizione 2018 sono stati: Annalisa Carrara e Federico Corona (consulenti per la prosa al TCVI) e Anna Periz, psicoterapeuta – per la prosa; Pier Giacomo Cirella (Segretario Generale del TCVI) e Fabio Acca (docente di Forme della scena multimediale all’Università di Bologna) – per la danza, Alessandro Serena (direttore scientifico di Open Circus, progetto sostenuto dal Mibac per la diffusione della cultura circense), Ketty Grunchi (artista, regista e formatrice teatrale de La Piccionaia) e Alessandro Bevilacqua (staff del TCVI) – per il circo.

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