VICENZA – Falsi avvocati, arrestato truffatore dopo aver raggirato anziana
Da mesi ormai imperversano a Vicenza. Diverse volte sono riusciti a raggirare nel peggiore dei modi persone anziane, facendo leva sui loro affetti famigliari, mettendole in uno stato di choc e frustrazione tale da farsi consegnare migliaia di euro e gioielli. Ieri finalmente uno dei truffatori è stato arrestato dai carabinieri di Vicenza che da tempo avevano intensificato i controlli contro questo tipo di reato. Persone difficilmente intercettabili, per l’individuazione delle quali è necessaria l’immediata collaborazione delle vittime o potenziali vittime, che non sempre arriva.
Siamo in viale della Pace e una donna di 76 anni che vive da sola era stata contattata da un finto avvocato. La storia è sempre la stessa. Aveva riferito alla donna che il figlio, coinvolto in un incidente, si trovava nella caserma dei carabinieri e che per liberarlo serviva una somma in denaro. La donna spaventata, aveva abboccato. Poco dopo alla sua porta aveva bussato un individuo, complice del falso avvocato che aveva telefonato, per ritirare i soldi. Come sempre accade, se la vittima della truffa non ha la cifra richiesta, che è sempre sull’ordine delle migliaia di euro, poteva compensare con gioielli e così aveva fatto l’anziana vicentina.
Ieri, però, i carabinieri erano nella zona di residenza della donna ed erano pronti ad intervenire. Avevano notato un’auto sospetta, l’hanno seguita e si sono appostati, attendendo che le mosse dell’individuo alla guida. Un uomo è sceso dall’auto e in un minuto ha fatto quello che doveva fare. Ha bussato alla porta dell’anziana e si è fatto consegnare denaro e gioielli. Quando è uscito l’hanno fermato. Si tratta di un napoletano di 47 anni, Giuseppe Polverino. Aveva con sé i contanti appena consegnati dalla donna (700 euro) e alcuni gioielli (circa 1200 euro di valore) oltre che una carta d’identità falsa. Polverino era già noto alle forze di polizia per altri reati. Non è stato difficile risalire all’ultima vittima, ancora sotto choc, in lacrime. La persona che l’aveva chiamata era stata molto convincente e determinata. Non ha esitato a dare tutto quello che aveva per salvare il figlio al napoletano, dall’aspetto rassicurante che aveva poi bussato alla sua porta. L’uomo è stato arrestato per truffa, ricettazione e possesso di documento falso valido per l’espatrio.
Aveva con sé anche 1000 euro in contanti e circa 1500 euro in gioielli (vedi foto) appartenenti verosimilmente ad un’altra vittima, alla quale si cerca di risalire.
I carabinieri hanno colto l’occasione, nel ricostruire l’accaduto, per diffondere un decalogo e ricordare, come regola principale, di riattaccare subito il telefono in caso di chiamate di sedicenti avvocati o uomini delle forze dell’ordine. Un documento che vi consigliamo di leggere attentamente e che offre preziose indicazioni sul comportamento da tenere in questi casi (sotto la foto).
Decalogo “in pillole” contro le truffe
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Non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa;
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Non mandate i bambini ad prire la porta;
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Comunque, prima di aprire la porta, controllate dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata;
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In caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata;
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Prima di farlo entrare, accertatevi della sua identità ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento;
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Nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
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Tenete a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
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Non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
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Mostrate cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
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Se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Inviatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Aprite la porta e, se è necessario, ripetete l’invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni.