Vicenza – Ieri la passeggiata per la sicurezza del Mis: “Situazione al limite a San Felice, i cittadini si organizzino”

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato di Gian Luca Deghenghi, portavoce del Movimento Italia Sociale Vicenza, che ha organizzato un’altra passeggiata per la sicurezza nella zona del Quadrilatero a Vicenza.
“Nella serata di mercoledì 2 aprile – scrive – un nutrito gruppo di militanti appartenenti al Movimento Italia Sociale Vicenza si è organizzato per pattugliare la zona di San Felice.
Risalendo da Park Cattaneo lungo corso san Felice e viale Verona per muoversi anche nelle strade interne, i volontari impegnati nell’attività hanno messo in campo il loro presidio fisico quale deterrente contro i consueti fenomeni di degrado ed illegalità che dilagano in zona.
Una massiccia e concomitante presenza della Forze dell’ordine ha garantito il ripristino temporaneo della sicurezza nei luoghi interessati dall’azione del movimento politico.
L’iniziativa delle “Passeggiate per la sicurezza” torna a denunciare le condizioni di scarsissima sicurezza in cui versano numerose zone di Vicenza, troppo spesso teatro di episodi di violenza che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini.
“Le continue denunce che raccogliamo da residenti e commercianti di San Felice e non solo – afferma Gian Luca Deghenghi, portavoce del M.I.S. Vicenza – testimoniano che la sopportazione della gente è arrivata al limite.
Mentre l’amministrazione assiste con colpevole passività al dilagare di illegalità, spaccio, degrado e violenza, nei cittadini sta crescendo un senso di frustrazione che sfocia in uno stato di continua tensione.
Chi, anche in ambito istituzionale, continua a dipingere Vicenza come un’isola felice per quanto riguarda la sicurezza, mente a se stesso ed ai cittadini.
Se le nostre passeggiate sono un modello di partecipazione civile e pacifica al controllo della sicurezza sul territorio, nell’attuale situazione potrebbe bastare un singolo episodio per scatenare reazioni e provocare interventi più decisi della popolazione.
I vicentini non assisteranno inermi allo spettacolo di una città che offre sempre più ampi ed inquietanti squarci di scenari da terzo mondo.”


