8 Luglio 2024 - 16.02

VICENZA – Il Comune approva la Variante ‘Rigenerazione’

Valorizzazione del recupero degli edifici esistenti e tutela delle ville: approvata la Variante Rigenerazione

La giunta comunale ha approvato il Piano degli Interventi – Variante 2024, ribattezzata “Variante Rigenerazione”, che verrà presentata al Consiglio comunale a fine luglio.

«Abbiamo preso l’impegno di esaminare il Piano degli Interventi della precedente amministrazione, adattandolo alla nostra visione – spiega Cristina Balbi, assessore allo sviluppo economico e al territorio -. Variante “Rigenerazione” è il titolo che abbiamo voluto dare a questa variante, perché l’obiettivo è rifunzionalizzare luoghi chiusi e sottoutilizzati, e dotare la città di servizi come parcheggi pubblici e verde. Vogliamo ridare luce, nuova attività e possibilità di investimento all’interno della città».

La revisione della variante al Piano degli Interventi è iniziata dopo l’insediamento della nuova amministrazione, basandosi sul nuovo documento programmatico redatto nell’ottobre 2023, avviando così un percorso di rinnovamento della pianificazione operativa comunale. Il Piano è orientato alla qualità degli spazi della vita quotidiana dei cittadini, favorendo coesione sociale e partecipazione attiva per rafforzare le centralità di quartiere, senza dimenticare le opportunità di sviluppo strategico delle aree dismesse, degradate, abbandonate e sottoutilizzate, secondo principi di contrasto ai fenomeni derivanti dal cambiamento climatico.

Gli obiettivi della Variante sono: la rifunzionalizzazione della città consolidata, l’ampliamento e miglioramento della dotazione dei servizi pubblici, la tutela e valorizzazione del territorio rurale, l’incentivazione della sostenibilità ambientale degli edifici e degli spazi urbani, e l’adeguamento alla pianificazione sovraordinata.

Per perseguire l’obiettivo di riqualificare la città consolidata, la variante affronta anche il tema della dotazione di servizi a livello di quartiere, dove la funzionalità dei servizi e degli spazi pubblici concorre al miglioramento della qualità della vita quotidiana. Sono previsti sette interventi edilizi di rigenerazione: in viale della Pace al civico 230, in viale Crispi ai civici 103 e 107, in via Deledda al civico 6, in via Btg Val Vestone al civico 7A, in via Brotton ai civici 20 e 28, in via Legione Antonini ai civici 10 e 12, e in strada Pasubio ai civici 89 e 91. Tutti questi interventi mirano al recupero di aree degradate, dismesse o sottoutilizzate, prevedendo una riduzione dell’area edificabile e il potenziamento dei nuovi servizi per la cittadinanza.

L’amministrazione comunale conferma la sua attenzione alla rigenerazione e riqualificazione ambientale, salvaguardando e valorizzando il territorio rurale. La variante stabilisce regole per conservare e migliorare i caratteri della cultura rurale locale, le caratteristiche tipologiche, costruttive e formali delle costruzioni in zona agricola, promuovendo il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente attraverso il riutilizzo dei fabbricati rurali non più funzionali e di quelli abbandonati.

La variante implementa anche l’applicazione di protocolli green aggiornando la disciplina del Piano, in particolare attraverso il Prontuario per la Qualità Architettonica e la Mitigazione Ambientale, incentivando interventi di bioedilizia e rigenerazione urbana ad elevato standard di sostenibilità ambientale. Un tessuto urbano funzionale e resiliente deve sfruttare la mixité delle destinazioni d’uso per rendere più flessibile e efficiente l’uso degli spazi urbani e ampliare l’offerta di servizi. In questo senso, la variante ridefinisce la disciplina delle destinazioni d’uso delle zone residenziali di completamento.

Sono inoltre previsti adeguamenti al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) per salvaguardare alcuni dei Sistemi di valore più rilevanti, in riferimento al sistema territoriale della città e all’importanza delle categorie di beni da tutelare. In particolare, si introducono disposizioni di tutela per le Ville del Palladio, le architetture del Novecento e gli edifici liberty, sia attraverso la loro individuazione nel PI, sia con la creazione di una disciplina normativa di valorizzazione e salvaguardia di questi sistemi.

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