13 Dicembre 2024 - 17.07

Vicenza in crisi: esce dal podio delle province esportatrici dopo molti anni

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Per la prima volta dopo moltissimi anni, la provincia di Vicenza scivola al quarto posto nella classifica delle esportazioni italiane, cedendo il podio a Firenze. I dati ISTAT relativi ai primi nove mesi del 2024, confrontati con lo stesso periodo del 2023, mostrano una flessione per Vicenza, che registra un calo del -2,2% nel valore delle esportazioni, passando da 17.119 milioni di euro a 16.740 milioni.

Al vertice della classifica si confermano Milano, con 43.032 milioni di euro, nonostante un calo dell’1,4%, e Torino, con 19.645 milioni, che invece subisce una contrazione più marcata del -10,2%. Il sorpasso di Firenze su Vicenza è particolarmente significativo: la provincia toscana ha infatti registrato un incremento del 13,9%, passando da 14.973 milioni di euro a 17.060 milioni.

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Un cambiamento storico
Vicenza è da tempo considerata una delle locomotive dell’export italiano, trainata da settori chiave come la meccanica, l’oreficeria e l’arredamento. Questo sorpasso segna un cambio di scenario, evidenziando un rallentamento nella crescita del sistema produttivo vicentino rispetto al dinamismo di altre province. Firenze, in particolare, ha beneficiato della forte domanda internazionale per i suoi prodotti di lusso, un settore che si è dimostrato particolarmente resiliente e in crescita.

In base al report (sui primi sei mesi del 2024) della Camera di Commercio di Vicenza il rallentamento nell’export iniziato nel 2023 è sfociato nella performance negativa nei primi 6 mesi del 2024. (ITALIA -1,1%, VICENZA: -3,0%).
A Vicenza portano segno negativo rispetto al I semestre del 2023 i comparti del metallurgico e dell’abbigliamento.
Crescono invece i segmenti dell’oreficeria, della tecnologia e dell’elettronica, e la gomma-plastica.
Le altre province del Nord-Est
Anche altre province tradizionalmente forti nell’export mostrano segnali di rallentamento. Treviso segna un calo del -2,0%, passando da 12.000 a 11.763 milioni di euro, mentre Verona registra una flessione dell’1,3%, con esportazioni che scendono da 11.394 a 11.248 milioni. Questo trend negativo interessa gran parte del Nord-Est, confermando le difficoltà che molte imprese stanno affrontando a causa del rallentamento dell’economia globale.

L’eccezione di Arezzo
Un dato che salta agli occhi è l’eccezionale crescita di Arezzo, che registra un incremento del 42,0%, passando da 7.763 milioni di euro a 11.026 milioni. Questa performance, legata principalmente al settore orafo e alla lavorazione dei metalli preziosi, dimostra come alcuni comparti abbiano trovato nuove opportunità di espansione sui mercati internazionali.

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