VICENZA JAZZ, vent’anni di suoni, ritmi, visioni: il programma
Vent’anni vissuti avventurosamente, alla maniera della musica improvvisata. Il festival New Conversations – Vicenza Jazz, con la sua nuova programmazione dall’8 al 16 maggio, approda alla ventesima edizione. Un momento atteso già da tempo per ripercorrere tutti d’un fiato i numerosi temi affrontati dal festival nel corso degli anni, dai suoi albori alla progressiva ascesa nel panorama degli eventi musicali di maggior rilievo sulla scena internazionale, sempre sotto la guida del suo fondatore e direttore artistico Riccardo Brazzale. “Vent’anni di suoni, ritmi, visioni”, appunto, per ricordare i quali sono stati invitati a prendere parte all’edizione 2015 vari grandi artisti che già in passato sono stati ospiti di Vicenza Jazz, e che in questa occasione si ricombineranno tra loro. È il caso di Jan Garbarek con Trilok Gurtu, Paolo Fresu con Richard Galliano, Anthony Braxton con Mary Halvorson, Maria Schneider con Fabrizio Bosso, Arturo Sandoval… Ma un festival da sempre propositivo come quello vicentino non può esistere senza l’apporto di sostanziose novità. Ed ecco quindi Gregory Porter e soprattutto i Soft Machine Legacy con Keith Tippett, che sono in unica data italiana (come anche il progetto “Mare Nostrum” e Braxton).
Come sempre, appunto, il cartellone di Vicenza Jazz ospiterà numerose produzioni originali, che coinvolgeranno musicisti in inediti e stimolanti abbinamenti, anche con poeti ed artisti visivi. Alcune di queste creazioni del festival esploreranno il tema della notte, in un ideale rimando alla mostra “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento” che negli stessi giorni del festival sarà visitabile nella Basilica Palladiana. E proprio al fianco della Basilica, in Piazza dei Signori, si terrà il grande concerto gratuito “It’s Always Night” con Tony Allen, Daddy G. (dei Massive Attack) & Co: trip hop ed elettronica lungo i meandri della notte (ripercorrendo pure un celebre quanto enigmatico aforisma di Thelonious Monk: “It’s always night, or we wouldn’t need light”, “È sempre notte, o non avremmo così bisogno della luce”).
Il programma di Vicenza Jazz 2015 viene annunciato quasi al completo con i concerti principali di prima serata (al Teatro Comunale, in Piazza dei Signori e nella maestosa scenografia del Teatro Olimpico) e qualche significativo indizio di quella che sarà la programmazione nei jazz club, i palazzi storici, le chiese. Quest’anno il festival promette addirittura di ampliare ulteriormente la sua programmazione rispetto ai cartelloni delle recenti edizioni, che concentravano oltre 100 concerti nell’arco di 9 giorni. Prima sensibile novità, che darà un nuovo impulso alle notti festivaliere, sarà la moltiplicazione dei jazz club: da quello ufficiale del festival, il Jazz Cafè Trivellato che tornerà negli spazi del Teatro Astra, a una miriade di locali, a iniziare dal Bar Borsa sotto la Basilica Palladiana.
La full immersion festivaliera offrirà inoltre innumerevoli occasioni di approfondimento e coinvolgimento: incontri con poeti, seminari e masterclass con musicisti, mostre, happening artistici, convegni, proiezioni, presentazioni di libri e tante altre manifestazioni di cultura, musica e spettacolo.
Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2015 è organizzato dal Comune di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Aim Vicenza e Trivellato Mercedes Benz, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con il sostegno di alcuni sponsor privati.
Dopo un prologo che si terrà giovedì 7 maggio allo Spazio Der Ruf con il trombonista Giancarlo Schiaffini, Vicenza Jazz 2015 prenderà ufficialmente il via venerdì 8 maggio al Teatro Olimpico con Memoria de la Noche, una serata in cui musica jazz, classica e poesia si troveranno strettamente intrecciate dai fili dell’improvvisazione. Ne saranno protagonisti Pietro Tonolo (sax), Sonig Tchakerian (violino), Paolo Birro (pianoforte), Roberto Rossi (trombone), Giancarlo Bianchetti (percussioni) e il poeta Juan Carlos Mestre (voce recitante, bandoneon), protagonista negli stessi giorni a Vicenza del festival letterario “Poetry Vicenza”.
Sabato 9 il festival scende in Piazza dei Signori per il già citato concerto sospinto dai furori dell’elettronica che coinvolgerà artisti come Tony Allen e Daddy G. (cantante e tastierista dei Massive Attack), per una serata che coinvolgerà anche gli appassionati dei dj set.
Domenica 10 l’appuntamento serale principale sarà al Jazz Cafè Trivellato presso il Teatro Astra. Questo spazio a metà strada tra teatro e jazz club ospiterà i Soft Machine Legacyai quali si aggiunge come ospite il pianista Keith Tippett: un’inarrestabile macchina da groove jazz rock che continua a girare a pieno ritmo a quasi cinquant’anni dalla sua nascita, con una rinnovata e ammodernata propulsione funky.
Lunedì 11 Vicenza Jazz 2015 approda per la prima volta al Teatro Comunale, dove si ascolterà il sestetto di Arturo Sandoval, la più vigorosa tromba del latin jazz. Sopra gli esuberanti ritmi afro-cubani si innalzeranno le volate di questo impareggiabile virtuoso dello strumento d’ottone.
Martedì 12 si rimane al Teatro Comunale, che accoglierà il quintetto di Gregory Porter, la più sensazionale voce maschile emersa nella black music degli ultimi anni. Cresciuto coltivando il mito di Nat King Cole, Porter ha poi fatto confluire blues e gospel nell’alveo delle strutture della jazz song: la sua voce vibrante ed espressiva ha fatto il resto, riassumendo in sé tutte le emozioni della vocalità afro.
Come già lo scorso anno, Vicenza Jazz unisce le forze con Itinerari Jazz di Trento e Rovereto, mettendo assieme una voluminosa compagine orchestrale, che sarà poi affidata alla sapiente e magica direzione di Maria Schneider per una produzione originale che coinvolgerà anche il trombettista Fabrizio Bosso come solista d’eccezione. Sui leggii ci saranno le composizioni della stessa Schneider, ormai da anni sul più alto podio tra le direttrici/compositrici/arrangiatrici jazz per grandi organici. Tutto ciò al Teatro Comunale, mercoledì 13.
Il sassofonista Jan Garbarek è il creatore di una personale visione lirica, ricca di ‘sentimento’ nordico, che si abbina in maniera singolare agli spunti world del percussionista indiano Trilok Gurtu, ospite d’onore della band del sassofonista norvegese giovedì 14, sempre al Teatro Comunale.
Venerdì 15, ancora una volta al Comunale, il festival si lascia avvolgere dalle più audaci sonorità dell’avanguardia statunitense, con il guru della Nuova Musica, il sassofonista Anthony Braxton. Tra improvvisazione completamente disancorata e scrittura quasi colta, difficile dire dove inizi una e termini l’altra nelle esecuzioni del suo quartetto, che comprende il cornettista Taylor Ho Bynum, oltre a due donne ‘terribili’ dei nuovi linguaggi musicali newyorkesi, la sassofonista Ingrid Laubrocke la chitarrista Mary Halvorson.
Per il finale del festival ci si sposterà al Teatro Olimpico. Qui, sabato 16, l’occasione sarà di quelle da non perdere, data l’importanza degli artisti coinvolti e la rarità della proposta. Il trio “Mare Nostrum” affianca infatti sullo stesso palco il trombettista Paolo Fresu, il fisarmonicista Richard Galliano e il pianista Jan Lundgren. Un accostamento di jazz e musiche folkloriche dei paesi d’origine dei tre musicisti, con in più il tocco della forte personalità di questi solisti.
Il programma di Vicenza Jazz 2015 include già diversi concerti pomeridiani e di seconda serata. Per questi ultimi il luogo d’elezione è il Teatro Astra, sede del Jazz Cafè Trivellato. Qui si ascolteranno il noise punk jazz dell’Hypercolor Trio di Lukas Ligeti, percussionista figlio del celebre György (venerdì 8); lo swing venato di istrionico funk dell’Hammond trio del sassofonista Max Ionata, al quale si aggiungerà la voce di GeGè Telesforo (sabato 9); una notte a stile libero e con molti ospiti affidata alle esuberanti coreografie sonore dei Funk Off, in compagnia tra gli altri della vocalist Karima (sabato 16). Torna anche l’affascinante formula del concerto di mezzanotte: venerdì 15 a Villa Guiccioli con Jan Lundgren e un percorso fotografico a cura di Pino Ninfa che, a un secolo di distanza, ricorderanno “La buia notte della Guerra”, lungo la strada della pace e della libertà.
I pomeriggi di Vicenza Jazz prevedono, tra gli altri, un appuntamento col poeta e bandoneonista Juan Carlos Mestre (venerdì 8 a Palazzo Chiericati) e, nello stesso luogo, l’unione delle forze musicali della Pedrollo Orchestra e di Lukas Ligeti (sabato 9, in collaborazione col Conservatorio Pedrollo). Domenica 10 sono poi attesi una messa musicale (Chiesa di S. Stefano) e un concerto di improvvisazione organistica (Chiesa di S. Filippo).