18 Novembre 2015 - 12.09

VICENZA – La stazione senza bancomat, che fare? Parlano le opposizioni

bancomat

Torniamo sulla notizia dell’assenza di un bancomat alla stazione di Vicenza. Da qualche tempo, nella porta della città, luogo di accesso di turisti e di passaggio di migliaia di pendolari, è sparito anche il servizio bancomat. La filiale BNL Paribas di viale Venezia, esterna alla stazione ma vicina all’ingresso, ha chiuso. Dopo l’edicola e dopo le frequenti proteste sui social dei cittadini che lamentano la carenza di servizi (toilette comprese) abbiamo chiesto un parere ad alcuni rappresentanti delle opposizioni in consiglio e sul tema sentiremo ovviamente anche la maggioranza.
Francesco Rucco di Idea Vicenza fa un’analisi pacata e nello stesso tempo severa:”Che la stazione di Vicenza sia stata maltratta da questa amministrazione lo dimostra il fatto che, nonostante l’utenza, nessuno ha cercato di investire nella struttura. Sappiamo che è di Ferrovie dello Stato, ma l’amministrazione avrebbe il dovere di promuovere, spingere all’ottenimento di servizi. Si investe sui parcheggi esterni, benissimo, ma qualche tempo fa il messaggio mandato a tutti era che la stazione doveva essere chiusa. Nessuno dal punto di vista imprenditoriale aveva interesse a investire. Un messaggio negativo partito proprio dall’amministrazione. Ora, con l’inversione di rotta sul suo futuro auspichiamo che vi sia un messaggio positivo che possa riavvicinare banche o investitori. Invito a chiarire quale sia il futuro dello snodo ferroviario vicentino e subito dopo di sostenere l’arrivo di attività, perché l’utenza rimane tanta. Anche sotto il profilo della sicurezza bisogna dare un segnale, ma il degrado sta diffondendosi a macchia d’olio e questa amministrazione non è adatta a combatterlo”.
Manuela Dal Lago della Lega Nord spara a zero sulla politica di riqualificazione dello snodo ferroviario: “E’ una grave mancanza, ma col fatto che bisognerà ristrutturare la stazione spero che una delle richieste formali dell’amministrazione sarà quello di ripristinarlo. Stanno chiudendo tanti sportelli e sedi improduttive delle banche, è un fenomeno generalizzato. Speriamo che vi sia l’intenzione di installarlo. Credo che si debbano chiedere motivazioni alla banca della chiusura e chiedere all’amministrazione si faccia promotrice di mettere almeno il bancomat all’interno, senza filiale bancaria, come avviene in tutte le città. Avevo proposto i recupero urbanistico massiccio non solo della stazione ma di tutta la zona, elevando il livello di recupero per riportarlo in mano ai cittadini. Se intorno vi è il degrado le cose peggiorano al di là delle iniziative in stazione. C’è bisogno di un intervento radicale intorno a quella zona. Questa amministrazione non ha fatto nulla e non ne ha l’intenzione. L’ufficio dell’assessore in zona non serve a nulla, c’è poco da fare”.
“Le stazione è una terra di conquista per profughi” aggiunge Michele Dalla Negra (Forza Italia) “ma, al di là di chi orbita sullo snodo ferroviario, vi è da dire che tutti si lamentano della mancanza di un servizio, salvo non usarlo poco quando questo esiste. Bisogna capire l’esatto ritorno economico di tali servizi, non a caso due terzi dei negozi della stazione sono sfitti. E’ molto frequentata da extracomunitari e studenti, un’utenza che usa poco il bancomat. Bisogna essere sicuri che sia redditizio. La banca non è un ente pubblico. Ho una proposta. C’è l’esattoria comunale che potrebbe favorire essere il posizionamento di un bancomat all’interno della stazione, con un’operazione a tre che veda coinvolti Comune, Poste e istituti bancari”.
Claudio Cicero di Vicenza a 360°:”La stazione rimarrà lì le banche facciano investimenti, anche un bancomat interno. Il ruolo dell’amministrazione faccia una nota all’istituto di credito e a Centostazioni per risolvere la questione. L’incertezza sul futuro della stazione ha avuto il suo peso, ma ora il suo futuro è certo, rimarrà lì”.
Liliana Zaltron capogruppo del Movimento 5 Stelle aggiunge: “Un luogo lasciato a se stesso come altre cose purtroppo. Hanno deciso di stanziare una cifra per risistemala la piazza, ma poi all’interno ci troviamo con totale disservizi. amministrazione non ha le idee chiara. E’ un servizio sarebbe importante che ci fosse fondamentale in stazione può essere necessaria una cosa del genere. Utile che si interessasse e battesse i pugni. Compito dell’amministrazione che sia data garanzia che determinati servizi”.

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