23 Aprile 2025 - 14.31

Vicenza – Maltauro lascia la Lega e passa al Gruppo Misto in Comune: nessun consigliere del Carroccio a Palazzo Trissino

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Con un lungo messaggio social il consigliere comunale della Lega Jacopo Maltauro lascia il partito e passa al Gruppo Misto in Comune a Vicenza. Ecco il lungo messaggio scritto da Maltauro:

Avevo 15 anni quando mi sono avvicinato alla Lega, era il 2015, poco dopo ho preso la mia prima tessera che raffigurava il nord in verde su sfondo bianco.

La Lega è la casa dove sono cresciuto, il movimento giovanile la mia seconda famiglia.

In Lega sono maturato politicamente e anche come uomo, è il partito che ho votato ogni volta da quando ho il diritto di voto, è il partito che mi ha dato l’opportunità di candidarmi la prima volta per servire le istituzioni e i cittadini di Vicenza, concedendomi l’onore di diventare il Consigliere comunale più giovane nella storia della città di Vicenza.

Il federalismo, il liberalismo politico ed economico sono i motivi ideali che mi hanno spinto ad aderire con convinzione alla Lega. Distante dalla sinistra e distante dall’estrema destra, per l’autonomia e vicino ai ceti produttivi di questa grande Regione.

Tuttavia, in questi ultimi tempi, la Lega ha cambiato nome, ha cambiato colori, e ora ha cambiato posizionamento politico e io, dopo tutti questi anni, mi sento come un estraneo in casa mia.

Non ho mai creduto nella politica che si occupa solo dei marciapiedi.

Non si fa politica senza dei riferimenti ideali precisi e, lo dico senza alcun tipo di astio o di rivendicazione, la direzione ideale che sta indicando la lega di Salvini negli ultimi tempi è molto lontana da quella verso la quale rivolgo lo sguardo io.

Se il partito nazionale fosse come la lega veneta, forse non sarei mai arrivato a questo punto, ma la Lega che a Bruxelles siede nel gruppo Patriots for Europe assieme a Le Pen, a Orban e ai neofranchisti di Vox è ormai un partito di destra radicale.

Ho continuato a lavorare sodo per il partito in attesa del Congresso federale che non si teneva da 6 anni, speranzoso che questo momento potesse certificare perlomeno uno spazio di coesistenza per un’anima più moderata e meno radicale. Il congresso è stato convocato il 4 marzo per il 5 aprile e io l’ho seguito finché partecipavo ad un esercitazione militare NATO a bordo della Portaerei Cavour. Il risultato non ammette tante interpretazioni: avanti per acclamazione con la linea di Matteo per altri 4 anni. La partita non si è persa, non si è nemmeno giocata e allora io non posso che trarre le mie conclusioni.

Il tema è molto semplice: io non sono un uomo di destra radicale ma rappresento un centrodestra liberale.

Il partito che ha messo in secondo piano l’autonomia per puntare su Vannacci, tiepido con Putin, contrario alla difesa comune europea, che esulta per i risultati dell’AFD in Germania, non può più essere il mio partito anche se ciò mi costa fatica affettiva.

Conservo un’amicizia bellissima con tanti cari amici, i coordinatori provinciali e regionale del movimento giovanile, Marco e Edo, con il mio primo segretario provinciale eletto Erik Pretto e con l’attuale segretario Denis Frison, con Alberto Stefani che stimo molto e che ho conosciuto quando era coordinatore dei giovani di Padova, con Matteo Salvini stesso, conosciuto nel lontano 2016 a Strasburgo, persona che umanamente apprezzo da sempre e verso la quale nutro affetto e gratitudine.

La mia è una scelta dettata dalla politica, dalla franchezza nel lottare per un proprio convincimento ideale. Se si fa politica senza un ideale di riferimento è meglio cambiare mestiere.

Sono sempre stato un federalista, un liberale, un uomo di centrodestra che proviene dalla cultura popolare distante dalla sinistra e dall’estrema destra. E rimango un federalista, un liberale, un uomo di centrodestra moderato, io non cambio, ma il mio percorso in Lega finisce qui. Nessun astio e nessun litigio con nessuno, tanto rispetto.

Mi dimetto da tutti gli incarichi nel partito, come consigliere provinciale del consiglio direttivo Lega della Provincia di Vicenza e come referente regionale degli amministratori under 35 del Veneto e ho annunciato al Presidente del consiglio comunale il mio passaggio al gruppo misto.

Rimarrò consigliere comunale e rimarrò all’opposizione dell’Amministrazione Possamai, ora nel gruppo misto: porterò avanti un’opposizione ferma ma costruttiva, come fatto in questi anni, mosso da uno spirito democratico e teso a guardare avanti e non solo indietro, per un centrodestra che sia in grado di tornare presto a governare la nostra città.

Seguo la mia coscienza ideale amici con il coraggio che la politica richiede e con il rispetto che devo a quella che è stata la mia seconda casa.

VIACQUA

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