Vicenza: meglio il centro o la periferia? Pregi e difetti in rassegna
Mare o montagna, panettone o pandoro, doccia o vasca: queste sono solo alcune tra le dicotomie che caratterizzano la vita di ciascuno di noi, diventando spesso anche miccia capace di accendere discussioni al calor bianco – le genti italiche amano dividersi, basti pensare a guelfi e ghibellini o a Capuleti e Montecchi, per dire – che punteggiano i pranzi tra parenti, soprattutto durante il periodo natalizio.
Naturalmente non sono le uniche, perché altre, di maggior peso sono pronte a turbare le mense festive: una di queste è Centro Storico o Periferia/Città Satellite?
Qui si ci si accinge a percorrere un sentiero parecchio accidentato e si entra non solo nell’ambito dei gusti, ma anche in quello delle possibilità economiche, anche se spesso una porzione di bifamiliare in cittadina limitrofa al capoluogo costa assai più di una sistemazione analoga nelle dimensioni ma “messa peggio” situata in pieno centro.
Chi scrive ha idee parecchio radicate in merito, avendo sperimentato la vita sia nel felice paese satellite che nel centro città.
Ovviamente non si vogliono stabilire classifiche, ma semplicemente, esporre vantaggi e svantaggi di entrambe le alternative.
Vivere in un centro storico, significa essere parte di esso, respirarne l’aria e, giorno dopo giorno, integrarsi appieno con le sue mura, le sue strade, i suoi edifici.
Le abitazioni poste nei centri storici vantano un fascino particolare che ben si presta a arredamenti classici. Se si opta per un’abitazione in centro storico potreste avere la fortuna di trovarvi dei pavimenti originali magari in veneziana o parquet antico.
I centri storici sono tutelati e generalmente, salvo rarissime eccezioni, sono molto ben curati da parte dell’amministrazione pubblica. Quindi prendere casa in un centro storico significa andare a vivere in una zona in un questo senso “privilegiata” perché non mancherà la manutenzione, non mancherà la pulizia delle strade – si spera – , sarà ottimale l’illuminazione delle strade.
E poi la sera, prima o dopo cena, il centro storico di una città non vi lascia mai soli, potrete uscire e trovare sempre qualcosa da fare, qualcuno da vedere, qualcosa da visitare e scoprire, proprio li, sotto casa vostra.
Di contro ci sono anche delle criticità di cui non si può non tenere conto, ma sulle quali chi ama il centro sorvola senza neppure pensarci.
I centri storici sono generalmente zone pedonali o a traffico limitato. Difficilmente potrete godere del parcheggio sotto casa. A Vicenza, se non hai la fortuna di possedere un garage, ci si deve mettere in lista per gli stalli riservati ai residenti con il rischio di attendere mesi.
Le abitazioni dei centri storici vantano generalmente determinate caratteristiche, prima tra tutte gli interni, spesso fatti di stanze “sghembe”, rientranze “strane”, finestre difficilmente tutte uguali.
Però in questo caso l’arredamento “minimal” aiuta parecchio: il contrasto antico-moderno potrebbe essere la via da seguire.
Vivere nel centro storico significa dire poi addio al giardino con piscina, all’orto sotto casa e a tantissimi altri vantaggi che offre la casa in campagna o in periferia, a meno che non siate gli unici eredi di una famiglia nobiliare e che il palazzo avito disponga di un giardino interno.
Veniamo ora all’altra faccia della luna, ovvero ai pregi e ai difetti del vivere in periferia o in uno dei comuni satellite che circondano la città.
Una vita meno stressante
In centro la vita può essere veramente frenetica e stressante. Il traffico, i rumori di ogni tipo, il tempo non basta mai e tornare a casa è spesso sinonimo di poco spazio.
Il fattore economico è un aspetto fondamentale e a Vicenza la sola idea di vivere in un quadrilocale è un impegno economico a cui troppo spesso si finisce per rinunciare. In si trovano case con più stanze e, proporzionalmente a prezzi interessanti.
Avere un bel giardinetto dove rilassarsi in piena libertà è molto più facile e comune di quanto si pensi e poi si trovano spesso grandi balconi e terrazze dove garantirsi il proprio spazio personale anche negli esterni.
Nelle periferie ci sono tante ville e palazzine di recente e anche nuovissima costruzione che rispetto agli appartamenti “vecchi” delle città hanno tecnologie e comfort spettacolari.
Un edificio storico può sicuramente avere il suo fascino, ma il comfort termico e abitativo di un immobile nuovo è impareggiabile oltre che un investimento più profittevole.
Avere attorno a sé molti più spazi verdi non significa solo più relax e un umore più alto, significa anche meno traffico e soprattutto meno inquinamento
Ormai è da sfatare il luogo comune per cui nelle periferie ci siano meno servizi. Ad oggi i comuni che garantiscono supermercati, scuole e negozi sono sempre di più, il tutto con facilità di parcheggio.
In ogni caso anche la vita bucolica comporta a sua volta degli svantaggi.
Vivere in periferia comporta lo svantaggio di dover percorrere con mezzi propri o pubblici distanze significative per raggiungere le aree urbane più centrali e, salvo rare eccezioni, rende imprescindibile possedere un’automobile o un veicolo a due ruote anche soltanto per spostarsi nelle altre zone periferiche limitrofe, perché di solito tali aree sono coperte marginalmente dai mezzi pubblici.
Trasporti pubblici che, specialmente nelle città più popolose, giungono in periferia dopo un grande numero di fermate, e dunque comportano viaggi lunghi e tendenzialmente scomodi. Se invece ci si reca in centro città con mezzi propri, soprattutto nelle ore di punta si rischia di rimanere imbottigliati nel traffico, perdendo tempo in una condizione disagevole.
Il costo della vita, inferiore nelle aree periferiche, viene dunque controbilanciato da una maggiore spesa per i trasporti, mentre l’inevitabile accumulo di stress dovuto agli spostamenti verso il nucleo urbano controbilancia l’atmosfera più rilassata che comporta risiedere ai margini del tessuto urbano.
In un piccolo centro, o in un quartiere dalle trazioni radicate ci si deve integrare e talvolta la cosa non è semplicissima perché il paesano – inteso nell’accezione più alta del termine – può essere non immeritamente accogliente nei confronti dei nuovi venuti e la cordialità potrebbe non essere così automatica.
A questo punto, se stavate meditando di cambiare casa credo di avervi confuso parecchio le idee; resta il fatto che per quanto mi riguarda la scelta non si pone: ZTL tutta la vita.