Vicenza – Pietro Orlandi al Rossi parlerà della sorella Emanuela

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Si intitola “Cercando Emanuela”, ed è previsto il 31 marzo, alle 20.45, all’Istituto Rossi a Vicenza, l’incontro con Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana sparita nel nulla nel giugno del 1983 e a tutt’oggi al centro di un mistero sempre più oscuro. L’evento, organizzato dall’associazione Darkside e patrocinato dal Comune di Vicenza, è stato presentato questa mattina a Palazzo Trissino, dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, dal consigliere comunale Massimo Bardin, dal giornalista Alessandro Ambrosini, dalla moderatrice dell’incontro Caterina Soprana, e dallo stesso Pietro Orlandi, in videocollegamento.
«Pietro Orlandi è il testimone del bisogno dell’uomo di avere verità e giustizia – le parole del consigliere Bardin -. La storia di sua sorella è un complicatissimo mistero italiano in cui lui da ormai 40 anni è immerso per cercare proprio verità e giustizia. Presentarla alla cittadinanza e soprattutto ai giovani è importantissimo: dal punto di vista umano e culturale, ma anche dal punto di vista politico».
Orlandi, durante l’incontro, sarà in dialogo con Alessandro Ambrosini, giornalista ed editore del blog “Notte Criminale”, che da anni segue con grande attenzione il caso Orlandi. Pietro Orlandi, per la prima volta in Veneto, sta combattendo da oltre 40 anni la sua battaglia per la ricerca della verità, inseguita senza sosta sotto i colpi dei tanti depistaggi e dei muri di gomma troppe volte eretti lungo la sua strada. Insieme a Orlandi si cercherà di ripercorrere le tappe salienti che hanno segnato questa terribile vicenda, dal coinvolgimento di alcuni esponenti della banda della Magliana all’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta e ai recenti sviluppi sulla cosiddetta “pista inglese”, tanto interessante e ricca di dettagli significativi, quanto palesemente osteggiata e screditata.
L’incontro aperto a tutta la cittadinanza si svolgerà all’istituto Rossi e, il giorno dopo, 1 aprile, alle 10, proseguirà al liceo Quadri per gli studenti. Tale scelta risponde alla volontà di coinvolgere le generazioni più giovani, lontane nel tempo dai fatti, ma vicini per età alla Emanuela del 1983. Da un lato si vuole far conoscere ai ragazzi la vicenda umana, portando l’esempio concreto di Pietro Orlandi e della sua famiglia, la loro determinazione e l’instancabile battaglia per avere, se non giustizia, almeno un po’ di verità. Dall’altro, il caso rappresenta un pezzo della nostra storia e contiene connessioni con alcuni momenti critici del secondo ‘900 che è importante far conoscere ai ragazzi.
Non ultimo, la vicenda Orlandi e la battaglia di Pietro, rappresentano un’occasione per riflettere e far riflettere i ragazzi sul concetto di “libera stampa” oggi, cercando di far loro imparare a gestire l’informazione (o la disinformazione). È infatti importante, oggi più che mai, sensibilizzare i docenti ad insegnare ai loro studenti a non fermarsi alla superficie, ma analizzare, confrontare e filtrare con spirito critico ogni notizia.