27 Agosto 2017 - 12.56

VICENZA- Prostitute richiedenti asilo: ora basta!

“Sarebbe anche ora che il parlamento italiano decidesse cosa fare dell’annosa questione. Ha ragione Matteo Salvini​, il fenomeno va regolamentato” – è quanto afferma il portavoce del comitato PrimaNoi Alex Cioni commentando le dichiarazioni del leader del Carroccio dopo l’aggressione subita da una prostituta tra Anzio e Nettuno. “Dopo l’abolizione delle case di tolleranza, la legge Merlin non ha vietato l’esercizio della prostituzione ma ha creato le condizioni per un mercato sommerso ma visibile a tutti -spiega Cioni-, un fenomeno che negli anni si è ingigantito in ogni città italiana, anche nella più piccola di provincia, tant’è che in realtà come Schio e Thiene sono numerose le prostitute che esercitano in appartamenti inseriti in contesti urbani e residenziali”.
Secondo il portavoce del comitato civico, “l’altra via è di fare come accade in molti Paesi dell’est europa, vietare l’esercizio della prostituzione punendo severamente chi si prostituisce e i loro clienti”.
In Italia invece siamo nel mezzo: né l’una né l’laltra, il che ha creato il caos e il degrado urbano di molte città senza considerare la questione dello sfruttamento che va ad ingrassare papponi e organizzazione criminali.
“I sindaci sono costretti a barcamenarsi -ha proseguito Cioni- scrivendo ordinanze anticostituzionali come le maxi multe da 500 euro per i clienti e le prostitute che non sono servite a nulla, vedasi infatti quanto accade ogni notte lungo Corso San Felice e viale Verona a Vicenza fino alle Alte di Montecchio. Va anche detto -conclude l’attivista di PrimaNoi- che in quelle strade è aumentato in modo considerevole il numero delle ragazze africane, le quali spesso sono richiedenti asilo ospiti in strutture di accoglienza della zona”.

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