VICENZA – Il quinto Festival Lirico di Vicenza tra dialoghi barocchi e grandi artisti

È stata presentata ieri mattina a Palazzo Chiericati la quinta edizione di “Vicenza in lirica – dialoghi barocchi”. Il festival lirico avrà inizio il 26 agosto e si concluderà il 9 settembre, coinvolgendo molti luoghi cittadini tra cui il Teatro Olimpico, le Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, Palazzo Chiericati, la Chiesa di Santa Corona, il cortile di Palazzo Trissino e l’Oratorio di San Nicola. L’evento è stato presentato dal presidente dell’associazione Concetto Armonico e direttore artistico del Festival Andrea Castello alla presenza del vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d’Elci. Tra gli ospiti Carla Fracci e Beppe Menegatti che hanno presentato lo spettacolo in esclusiva per il festival dedicato ai 100 anni dalla morte di Mata Hari, Barbara Frittoli che insegnerà nella masterclass di canto lirico alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari. Lo scenografo Zocchetta ha raccontato il progetto scenico per L’Orfeo di Monteverdi al Teatro Olimpico che utilizzerà tecniche all’avanguardia nell’illuminazione immersiva e video mapping per fondere insieme tradizione e innovazione, e molti altri interventi come la stella Michelin Renato Rizzardi che nel periodo del festival proporrà un piatto ispirato alla musica barocca. “Questo è un festival – ha detto il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci – che, grazie alla tenacia del presidente Andrea Castello e dei suoi collaboratori, molto garibaldinamente persegue l’intuizione che la musica lirica può e deve andare oltre gli spazi tradizionali. Condividendo questo spirito, l’amministrazione comunale mette a disposizione alcuni luoghi non convenzionali, tra cui la pinacoteca di palazzo Chiericati, sempre più polo culturale votato a contaminazioni innovative, e lo stesso straordinario teatro Olimpico, forse il più coraggioso e “oltraggioso” teatro del mondo. Sono certo che anche quest’anno Vicenza in lirica offrirà alla città molte occasioni per farsi prendere dal desiderio, per la verità già da qualche tempo presente, di risvegliarsi”.