VICENZA – Raffica di liti, dal mancato sesso al frigorifero troppo caro

Polizia di Stato impegnata su diversi fronti nella giornata di ieri. Nel giro di poche ore gli agenti delle volanti sono intervenuti per ben cinque volte per sedare liti fra cittadini, in quasi tutti i casi stranieri. Le motivazioni variano dall’eccesso di alcool alla carenza di sesso…

Alle 11.25 il primo intervento nel negozio di usato gestito da un cittadino di origine tunisina fra via Turra e via Gallizzi. A chiamare la polizia lo stesso titolare, aggredito verbalmente e fisicamente da un cittadino nigeriano di 33 anni, recatosi nel negozio per acquistare un frigorifero. L’uomo voleva acquistarne uno che aveva visto, ma riteneva che il prezzo di vendita fosse eccessivo (500 euro). Se l’è presa quindi con il negoziante, che dovrà decidere se sporgere denuncia.

Vi è poi l’episodio del genitore di un bimbo di 10 anni delle scuole elementari di via Prati che ha aggredito un altro genitore, picchiandolo davanti alla figlia di 8 anni (vedi articolo).

Alle 17 e 15 altro intervento al parcheggio dell’ospedale dove era in corso un furioso litigio per un posto auto fra un cittadino dello Sri Lanka di 28 anni e un marocchino di 44 anni. Il primo è un clandestino con un decreto di espulsione emesso dalla questura di Treviso il mese scorso.

Venti minuti dopo altro litigio in corso San Felice e Fortunato. A chiamare la polizia una donna di 53 anni di origine albanese, che aveva invitato a casa per pranzo un kosovaro di 30 anni e un albanese di 52 anni. Nel corso del pomeriggio i due hanno bevuto qualche bicchiere in più finché, per futili motivi non sono venuti alle mani, picchiandosi violentemente. La padrona di casa, impaurita, ha chiamato le forze dell’ordine.

Infine lite di coppia fra due italiani all’1.45 di notte. Il motivo? A chiamare la polizia una donna di 39 anni che era venuta alle mani con il compagno di 52 anni. Il motivo è a dir poco curioso. I due hanno iniziato ad insultarsi e a picchiarsi selvaggiamente perché lui non stava dando troppe attenzioni alla donna.