VICENZA – Rapina all’hotel Dream, un marocchino si frega da solo…ecco come

Era già stato già condannato qualche settimana fa ad un anno e 4 mesi di reclusione per un tentato colpo contro tre operatori di AIM e per aver colpito con un calcio un poliziotto, ma la pena era stata sospesa. Non ha perso tempo. Recidivo e probabilmente incoraggiato dall’opportunità di agire senza poi dover rispondere di quello che fa, si è reso protagonista di una rapina in Borgo Casale. Ecco come è andata. Il marocchino Abdelilah Aouinati di 23 anni, venerdì mattina alle 5 e 30 ha suonato con insistenza il campanello dell’Hotel Dream a Borgo Casale. Il portiere si è rifiutato di aprirgli, conoscendo già il soggetto e dicendo che l’albergo era già al completo. Aounitati è riuscito ad entrare lo stesso, spingendo la porta e minacciando (secondo la testimonianza) il portiere con una pistola, che deve ancora essere trovata. Ha poi colpito con il calcio dell’arma il malcapitato, spaccandogli il naso e lo ha poi spinto violentemente a terra lussandogli una spalla. Il titolare dell’Hotel, sentendo il trambusto è corso in suo aiuto ma è stato a sua volta insultato ed aggredito. Il marocchino ha poi prelevato tutto il contante che ha trovato nella hall (circa 200 euro) ed è fuggito mentre il portiere è stato soccorso da un’ambulanza del Suem. Ha riportato ferite giudicate guaribili il 30 giorni. Nella colluttazione però, l’aggressore ha perso il cellulare, che risultava di proprietà di un altro straniero. Una leggerezza che gli è costata, per il momento, cara. Aveva infatti scattato un selfie che ha permesso il suo riconoscimento sia da parte del portiere che della polizia. Con uno stratagemma è stato quindi portato a ripresentarsi all’hotel. L’uomo si è rifatto vivo nel luogo dove aveva colpito senza sospettare la trappola ed è stato arrestato con l’accusa di rapina.

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