VICENZA – Scarp de’ Tenis si racconta
L’ultimo appuntamento di “Inchiostro un’ora con …”, organizzato nel chiostro di Palazzo San Giacomo (contra’ Riale 5) stasera alle 19.10, sarà animato da Scarp de’ Tenis. La redazione di Vicenza dello storico giornale di strada è stata protagonista di un laboratorio di lettura e scrittura creativa ideato dalla coordinatrice Cristina Salviati e dall’attrice Stefania Carlesso. Il laboratorio, realizzato nella biblioteca di Palazzo Costantini tra marzo e giugno di quest’anno, ha ispirato alla redazione di Scarp una nuova performance che accosta alle storie di vita brani letterari, “Parole che informano e curano”, e sarà accompagnata dal cantautore vicentino Bruno Montorio. La collaborazione con la biblioteca ha dato un taglio nuovo al progetto consentendo ai collaboratori Scarp di usufruire di spazi non legati all’emarginazione e di conoscere nuove persone che si sono accostate proprio grazie al laboratorio di Stefania e Cristina. Scarp de’ tenis è nato a Milano nel 1996, da un’idea del pubblicitario Pietro Greppi, che volle impiantare l’esperienza degli street magazine di origine anglosassone, adottando come testata il titolo di una celebre canzone di Enzo Jannacci, che descrive peripezie e umanità di un barbone. Scarp è un progetto sociale capace di coinvolgere sin dall’inizio decine di persone senza dimora, in situazione di povertà, disagio, grave emarginazione. Le prime distribuzioni della rivista furono organizzate nelle zone centrali di Milano, ma ben presto si cercarono canali di diffusione ulteriori. Nel 2008 Scarp de’ Tenis è arrivato anche a Vicenza grazie alla collaborazione di Caritas Diocesana Vicentina che lo ha inserito tra i propri servizi segno. “Scarp de’ tenis”, nel tempo, è sempre rimasto fedele non solo al proprio nome ma anche all’idea originaria: offrire a chi viene dal mondo della strada uno spazio dove raccontarsi e, al tempo stesso, un’occasione concreta per emanciparsi. Da Vicenza a Palermo le persone senza dimora possono infatti collaborare alla scrittura del giornale e venderlo, trattenendo parte del prezzo di copertina. L’appuntamento nel chiostro sarà seguito da un aperitivo. In caso di maltempo sarà spostato a Palazzo Cordellina.