VICENZA/SCHIO – L’Amore Stregone conclude in grande stile il Danza in Rete Festival
Conclusione in grande stile per la stagione di danza del Teatro Comunale di Vicenza, e conclusione anche del nuovissimo Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio: sabato 21 aprile alle 20.45 e domenica 22 aprile alle 18.00 sul palcoscenico del Comunale a Vicenza si esibirà il Víctor Ullate Ballet al termine della sua tournée italiana, con “El Amor Brujo/L’Amore Stregone” una delle creazioni che hanno reso celebre nel mondo la Compagnia spagnola. Creata da Victor Ullate nel 1994, la coreografia è stata rivisitata nel febbraio 2014 con nuove scene, luci e costumi, combinando gli effetti musicali della versione originale di Manuel De Falla, alle musiche dark ambient del gruppo rock svedese In Slaughter Natives. L’opera “El Amor Brujo” fu scritta da De Falla all’inizio del XX secolo ed è connotata da un forte e intenso sapore andaluso; l’opera, come il balletto, esplora il misticismo gitano e il tema dell’amore nella sua forma primitiva ed essenziale, con chiare citazioni del folklore popolare. Il balletto fu concepito dal compositore spagnolo nel 1915 su commissione di Pastora Imperio, celebre danzatrice gitana dell’eepoca.
Ad introdurre questa versione rivisitata dello spettacolo di musica e danza di ambientazione andalusa sarà Silvia Poletti, critico e studiosa di danza che scrive per i quotidiani “Corriere Fiorentino” (dorso toscano del “Corriere della Sera”) e per testate specializzate come “Danza&Danza”, delteatro.it, “Dance International”, “Tanz” e cura saggi e conferenze per festival e teatri italiani e internazionali, oltre ad aver scritto monografie e collaborato a libri di storia della danza ed essere docente di storia della danza in atenei italiani. L’incontro con la Danza che abitualmente precede lo spettacolo, condotto da Silvia Poletti, è in programma sabato 21 aprile alle 20.00 nella Sala del Ridotto domenica 22 aprile alle 17.00 nel Foyer Alto.
“El Amor Brujo” coreografia di Víctor Ullate, assistente alla coreografia Edoardo Lao, musica di Manuel De Falla, Luis Delgado, In Slaughter Natives, luci e scene di Paco Azorín, costumi di María Araujo, ideazione della colonna sonora di Miguel Lizarraga, video di Greyman, è uno spettacolo di rara intensità interpretativa; dura, con un intervallo, un’ora e mezza. Racconta la storia di Candelas, una gitana che è stata amata da un giovane che, anche dopo essere stato ucciso in un duello, continua a perseguitarla apparendole come spettro. Quando Candelas si innamora di Carmelo, lo spettro fa di tutto per separarla dal nuovo amore; la giovane tenta di esorcizzarlo con la Danza rituale del fuoco per cacciare i cattivi spiriti; ma sarà solo con l’intervento di una giovane amica, Lucia che riuscirà ad allontanare il fantasma; il sortilegio potrà definitivamente sciogliersi e i due amanti finalmente unirsi. Si tratta senza dubbio di una storia di passione ed amore, di pianto e disperazione, di stregoneria e seduzione, di danza e di morte, un intenso oscillare di sentimenti, ambientazioni, danza di grande livello. La coreografia di Ullate contiene momenti di toccante bellezza e di grande suggestione; sono inserite anche tre canzoni popolari scritte dallo stesso Manuel De Falla: “Nana”, “Polo y Asturian” e “José el eterno amante”, eseguita nella variazione di Paco de Lucia che contribuiscono al fascino dell’ambientazione andalusa, anche se rivisitata in chiave contemporanea.
Víctor Ullate fonda nel 1979 l’attuale Compañia Nacional de Danza su mandato dell’allora ministro della cultura; la Compagnia nel 1997 diventa il Balletto de la Comunità di Madrid, nome che ancor oggi la identifica; nel 1999 diventa direttore artistico dell’ensemble Edoardo Lao. Oltre alla Compagnia, Ullate fonda la sua scuola di danza, di tradizione classico contemporanea; il repertorio della Compagnia, riconosciuta a livello internazionale per la qualità delle sue interpretazioni, contempla lavori di George Balanchine, Maurice Béjart, Hans Van Manen, Jan Linkens, Nils Christie, William Forsythe y Micha Van Hoecke, oltre naturalmente alle creazioni di Víctor Ullate e Edoardo Lao. Il Victor Ullate Ballet è una grande Compagnia, da anni “ambasciatrice” ufficiale della Spagna nel mondo. Il direttore artistico è Edoardo Lao, nato come ballerino classico, diventato in seguito il primo ballerino della Compagnia che lega in modo indissolubile il suo nome a quello del direttore principale e fondatore Víctor Ullate, danzatore nato a Saragozza nel 1947 e cresciuto artisticamente con Maurice Béjart all’interno del Ballet du XXe Siécle, dove è stato principal dancer per 14 anni.
Prima della celebre Compagnia spagnola, sabato 21 aprile si esibirà sul palco della Sala Maggiore nell’ambito del Progetto Supporter, una serie di brevi esibizioni di giovani promesse della danza, segnalate da critici ed esperti e esperti e selezionate per l’edizione 2017 alla Vetrina della Giovane Danza d’Autore XL, Simone Zambelli nella performance “Non ricordo” di cui è autore e interprete. La creazione, coprodotta da Balletto Civile, è focalizzata sul ricordo inteso come simbolo di un’intera umanità, legame coeso che ci tiene uniti nella condizione di essere umani, un “riportare al cuore” come suggerisce l’etimologia del termine.
Per le due date dello spettacolo “El Amor Brujo / L’Amore Stregone” del 21 e del 22 aprile restano ancora dei biglietti; si possono acquistare alla biglietteria del TCVI, online e dalla App TCVI. I biglietti per lo spettacolo si possono acquistare alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 (tel. 0444.324442 – biglietteria@tcvi.it) aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, e un’ora prima degli spettacoli; online sul sito del teatro tcvi.it, in tutte le filiali di Intesa Sanpaolo ex Banca Popolare di Vicenza e dalla App TCVI; costano 36 euro il biglietto intero e 31 euro il ridotto over 65 e 20 euro il ridotto under 30.