VICENZA – Scuola sul piede di guerra, sciopero il 5 maggio
Il ddl Renzi conosciuto come “la buona scuola” non va giù ai sindacati di base della scuola che hanno indetto una giornata di mobilitazione per il 5 maggio. In un comunicato il CUB Scuola Università Ricerca definisce il ddl “la summa di quanto di peggio i diversi governi, anche quelli sedicenti di sinistra, hanno cercato di imporre alla scuola negli ultimi 15 anni, con un’aggravante: l’intero progetto si basa su una proposta di scambio indecente tra assunzione a tempo indeterminato di un certo numero di colleghi precari e il peggioramento generalizzato della condizione normativa e salariale di tutti i lavoratori della scuola. La manovra Renzi -continua il comunicato- sulla scuola istituisce il preside padrone e colpisce a morte la libertà d’insegnamento, raddoppia il finanziamento alle scuole private col meccanismo del bonus fiscale, non restituisce alle scuole pubbliche nulla del tanto che è stato tolto in questi anni, prosegue nel blocco degli stipendi e del contratto nazionale, avvia all’apprendistato le fasce scolastiche più deboli, ridisegna le strutture di governo cancellando collegialità e cooperazione, apre all’intervento dei privati. Si tratta di un progetto compiutamente reazionario, per quanto ammantato di falsa modernità, che non è emendabile e che deve essere sonoramente sconfitto”.
I Cub hanno indetto così uno sciopero per il 5 maggio e annunciano di proseguire il 6 e il 12 maggio “rifiutando la somministrazione e la correzione delle ridicole prove Invalsi e prepariamo già da ora i passi futuri della mobilitazione”.