20 Ottobre 2015 - 18.31

VICENZA – Spacciatore di eroina della 'Vicenza bene' ri-arrestato

polizia

Era balzato agli onori delle cronache lo scorso 12 giugno. In un appartamento di contrà Santa Lucia di Vicenza, era diventato il punto di riferimento per diversi professionisti vicentini in cerca di eroina. Un continuo via vai di tossicodipendenti insospettì la squadra mobile antidroga di Vicenza, coordinata dal vicequestore Davide Corazzini. Lo spacciatore tunisino di 26 anni, Marwen TOUJANI era stato arrestato ed erano stati fotosegnalati quattro consumatori abituali, descritti come ‘insospettabili’ dalla questura di Vicenza.
La vendita avveniva nell’appartamento di una palazzina in ottime condizioni e non in un ambiente degradato. La polizia vi trovò 12,44 grammi di eroina, suddivisa in involucri termosaldati a paracadute pronti per la vendita. Non solo, anche delle buste che servivano per il confezionamento della droga, un bilancino di precisione, 2 grammi di hashish, taglierini, forbici utili al taglio del nylon e dello stupefacente, accendini, carta stagnola. Un autentico laboratorio di spaccio. I tossicodipendenti segnalati sono tutti clienti fidelizzati italiani.
Marwen Toujani ha una lunghissima serie di precedenti. Gravita a Vicenza dal 2011, nel suo curriculum reati contro il patrimonio, furti, danneggiamenti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, ricettazione, soprattutto reati legati allo spaccio di stupefacenti. Era stato arrestato nel 2013, posto agli arresti domiciliari, evaso, tornato in carcere nel 2013. Uscito si era reso responsabile di oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni. Tornato in libertà aveva allestito un’attività che fruttava presumibilmente 200 mila euro l’anno.
Si aggiungono ora nuovi capitoli. Il 12 ottobre era stato fermato dagli agenti delle volanti dopo essere stato sorpreso a rubare all’interno di un supermercato ed è stato denunciato. A suo carico era stata emessa un’ordinanza che imponeva l’obbligo di firma due volte la settimana. Il Gip di Vicenza si è attivato per rendere più restrittiva la pena, convertita negli arresti domiciliari. Gli agenti della squadra mobile si sono quindi presentati all’abitazione di contrà Santa Lucia. Vi hanno trovato la compagna che ha riferito che l’uomo non si trovava in casa. Gli agenti hanno però controllato a fondo l’appartamento e l’hanno trovato nascosto dentro un armadio nella camera da letto. E’ stato arrestato nuovamente.

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