VICENZA – Stanze più accoglienti per la terapia intensiva pediatrica del San Bortolo
L’intervento, del valore di 340 mila euro, è stato possibile grazie a una donazione
della Fondazione San Bortolo
Sono state inaugurate questa mattina all’ospedale San Bortolo di Vicenza 5 nuove stanze di degenza della sezione ad alta intensità di cure per i pazienti pediatrici, frutto di un intervento edilizio, di arredi e attrezzature, per un investimento complessivo di 340 mila euro reso possibile grazie a una donazione della Fondazione San Bortolo.
Equipaggiate con i più avanzati dispositivi di monitoraggio e assistenza, le nuove stanze definiscono un’area dedicata alla gestione dei pazienti più critici che integra la stanza già presente, per un totale di 8 nuovi posti letto (che portano il totale a 10) e sono state attentamente studiate per accogliere i piccoli pazienti in un ambiente il più possibile allegro e familiare, contribuendo così a rendere meno gravoso sul piano psicologico il ricovero in ospedale.
L’inaugurazione – che ha visto la partecipazione della dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica, della dott.ssa Romina Cazzaro, Direttore Sanitario dell’Azienda socio-sanitaria, del dott. Massimo Bellettato, Direttore della Pediatria del San Bortolo, e di Franco Scanagatta, Presidente della Fondazione San Bortolo – è stata dunque l’occasione per confermare ancora una volta la forte attenzione dell’ospedale di Vicenza per i pazienti pediatrici e la sua capacità di presa in carico secondo gli standard assistenziali più elevati.
«Il San Bortolo è sempre più un punto di riferimento, a livello provinciale ma non solo, per la cura dei pazienti pediatrici – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina -. Oggi le nuove stanze rappresentano un’ulteriore dotazione di rilievo in questo senso. Per questo motivo ringrazio a nome di tutta l’Azienda, ma vorrei dire di tutti i vicentini, perché il San Bortolo è l’ospedale di tutti i vicentini, la Fondazione San Bortolo e quanti hanno contribuito a questa donazione».
A spiegare più nel dettaglio i benefici di questo intervento è il dott. Massimo Bellettato: «Le nuove stanze rappresentano un indubbio salto di qualità assistenziale per i pazienti ricoverati in Pediatria. Sono infatti dotate di un sistema di ventilazione ad alta efficienza modulabile sia a pressione positiva che negativa: la pressione negativa rispetto l’esterno impedisce ai potenziali germi pericolosi di uscire dalle stanze, mentre la pressione positiva agisce in senso inverso, impedendo ai germi di entrare e creando così un ambiente sicuro per i pazienti con basse difese immunitarie, come i bambini in chemioterapia per patologie oncologiche. Inoltre le dotazioni tecnologiche di cui sono dotate le stanze permettono l’utilizzo di apparecchiature per il supporto non invasivo della respirazione, essenziale ai tanti piccoli pazienti con insufficienza respiratoria che si presentano durante la stagione autunno-inverno. Un’altra novità di rilievo è poi l’attivazione di un sistema di monitoraggio continuo dei pazienti con possibilità di controllo centralizzato, molto utile per rendere ancora più sicura l’osservazione dei pazienti critici».
Un tema, questo, sottolineato anche dalla dott.ssa Romina Cazzaro: «Dopo l’esperienza maturata nel corso della pandemia si è voluto potenziare ulteriormente sia la dotazione di posti letto ad alta intensità, sia la possibilità di isolare i pazienti infetti, riducendo così il rischio di contagio per gli altri pazienti e per gli operatori. Anche in questo caso si può dire che la pandemia, se non altro, ci lascia in eredità un ospedale più attrezzato e meglio preparato ad affrontare non solo situazioni di grave emergenza sanitaria, come appunto una pandemia, ma anche tutte le altre necessità cliniche dei pazienti».
«Un altro aspetto che abbiamo curato molto – aggiunge Franco Scanagatta per la Fondazione San Bortolo – è stato quello dell’arredo, per rendere la stanza più simile a un ambiente domestico piuttosto che ospedaliero. Questo aiuta molto nell’assistenza ai bambini, ma si è pensato anche ai genitori con soluzioni che garantiscano il giusto comfort nella degenza al fianco dei propri figli. La ristrutturazione è stata realizzata in tre step, per garantire sempre l’operatività del reparto: in circa due mesi le cinque stanze sono state, una ad una, tutte ammodernate e rimesse prontamente in uso grazie alla sensibilità e alla collaborazione di preziosissimi partner».
La pronta operatività dei fornitori coordinati dall’ing. Livio Graziani per l’Ufficio Tecnico dell’Ulss8, dall’ing Renato Barcaro per la sicurezza e dal geometra Angelo Panzolato, eccezionale volontario a disposizione della Fondazione, è stato un altro elemento cardine. Studio Habitat si è occupato della progettazione e della direzione lavori delle opere edili, la G.M.V.-6 S.R.L. ha realizzato cartongessi e controsoffitti mentre la B.T.E. Building Technology Engineering S.r.l. ha seguito la progettazione e direzione lavori delle opere meccaniche trattamento aria, supportata dalla CTP Perozzo Impianti S.r.l. per gli impianti meccanici e dalla I.E.P. SRL per la parte elettrica. Tinteggiature e murales sono stati creati da Lando Finiture Srl e gli arredi da Arredamenti Andriolo Snc, mentre D.S. Medica Tecnologie S.r.l. ha corredato i testaletto attrezzati per i gas medicali.