Vicenza – Udine: tarpano le ali a pappagallini inseparabili: denunciati commercianti di animali

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri Forestali, con il supporto di personale medico veterinario dell’Azienda Sanitaria Universitaria del Friuli Centrale e dell’Università degli Studi di Udine, hanno eseguito perquisizioni personali e locali su delega della Procura della Repubblica di Udine. L’operazione ha riguardato quattro persone, residenti in Friuli Venezia Giulia e Veneto, rappresentanti legali di tre esercizi commerciali specializzati nella vendita di animali vivi nelle province di Udine e Vicenza.
Durante le perquisizioni, sono stati posti sotto sequestro due esemplari di pappagalli Agapornis roseicollis, comunemente noti come “inseparabili dal collo rosa”, allevati in cattività. Gli animali presentavano le penne remiganti tagliate, una pratica che compromette la loro capacità di volare.
L’indagine, condotta dai Carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Trieste sotto la direzione della Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Udine, Laura Collini, è stata avviata a seguito di segnalazioni da parte di cittadini. Alcuni acquirenti di piccoli pappagalli “allevati a mano” hanno scoperto che gli animali avevano le ali tarpate, una condizione che ne limita gravemente la libertà di movimento.
Nel linguaggio comune, “tarpare le ali” è sinonimo di ostacolare lo sviluppo o la libertà di qualcuno. Per i volatili, questa espressione assume un significato letterale: il piumaggio non è solo una copertura, ma una struttura funzionale che garantisce il sostegno aerodinamico necessario al volo. Per questo motivo, la recisione delle penne remiganti costituisce una lesione che compromette la loro naturale mobilità.
La tutela degli animali dipende anche dalla consapevolezza e dalla responsabilità di ciascuno di noi. Denunciare situazioni di maltrattamento è un passo fondamentale per proteggere chi, come gli animali, non può difendersi da solo.
I quattro soggetti coinvolti sono attualmente indagati in concorso per maltrattamento di animali. Tuttavia, il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e, in base al principio di presunzione d’innocenza, nessuno può essere considerato colpevole fino a una sentenza definitiva o a un decreto penale di condanna.