VICENZA – Ufficio Immigrazione, due espulsioni e un arresto
Nella giornata di ieri, nell’ambito di una complessa attività di polizia disposta dal questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori finalizzata alla prevenzione ed alla repressione di tutte quelle forme di illegalità che mettono a repentaglio la civile convivenza, l’Ufficio Immigrazione della Questura ha effettuato specifici controlli sulla posizione di soggiorno di cittadini stranieri dimoranti nella nostra Provincia e sottoposti a procedimenti penali per varie tipologie di reato, ovvero coinvolti a vario titolo in attività illegali. Si tratta di operazioni di grande rilevanza che si ergono ad importanti strumenti di contrasto dell’immigrazione clandestina su tutto il territorio provinciale, che hanno portato a due espulsioni negli scorsi giorni.
Nel dettaglio, mercoledì scorso il questore ha emesso un Ordine di accompagnamento per il trattenimento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Bari nei confronti di T.A. – cittadino albanese di 40 anni irregolare in Italia, con precedenti penali e di Polizia per reati di varia natura e gravità – dove è stato scortato dagli Agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza in attesa di essere imbarcato nei prossimi giorni su un volo diretto nel Paese d’origine.
Il curriculum criminale dell’uomo prende avvio nel 2014 allorquando veniva condannato dal Tribunale di Vicenza ad un 1 e 6 mesi di reclusione per atti persecutori nei confronti della fidanzata; in quell’occasione le Forze dell’Ordine, su segnalazione di un vicino di casa, erano intervenute in un appartamento di Torri di Quartesolo presso l’abitazione di una ragazza nel corso di un violento litigio scoppiato con il compagno. La donna denunciava di essere vittima, da almeno un anno, delle violenze dell’uomo e di essere stata costretta a ricorrere più volte alle cure dei sanitari per le lesioni patite.
Nel 2018, T. A. aveva provocato un incidente stradale con feriti mentre si trovava alla guida sotto l’effetto di alcool e stupefacenti. Quindi, sempre in quel periodo era stato arrestato con l’accusa di aver commesso in Provincia di Padova 2 rapine con lesioni. Per questi fatti, l’albanese veniva condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione.
Nel 2022 veniva affidato ai servizi sociali presso una Comunità del vicentino. Nella serata di ieri, come si è detto, al termine del periodo di affidamento, dopo essere stato espulso l’uomo è stato scortato a Bari dove, nei prossimi giorni, verrà rimpatriato in Albania.
Nella giornata di ieri, invece, sempre su Ordine di Trattenimento emesso dal Questore Sartori è stato accompagnato al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) tale M.M., cittadino serbo di 37 anni da poco scarcerato dalla Casa Circondariale di Vicenza.
L’uomo – gravato da numerose condanne per furti reiterati, violazione di domicilio, possesso di arnesi da scasso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, e già colpito dalla Misure di Prevenzione Personale dell’Avviso Orale emessa nei suoi confronti dal questore – aveva appena terminato di scontare una pena di 2 anni e 11 giorni di reclusione. Nel luglio del 2019, a Vicenza, era stato arrestato nuovamente dalla polizia di Vicenza mentre era intento a rubare all’interno di un negozio di parrucchiere in via Divisione Julia, dopo aver forzato la serranda d’ingresso con un piede di porco. Inoltre, a seguito di specifiche attività di indagine, era stato ritenuto responsabile di una serie di furti commessi in Provincia di Vicenza, in particolare all’interno della Scuola “Garbin”, la Trattoria “Ponte di Ferro” e la ditta “Ortoamico” di Thiene.
Nella notte del 1 novembre del 2021 era stato colto in flagranza di reato dagli agenti della squadra Volanti della Questura di Vicenza mentre era intento a rubare all’interno di una tabaccheria di viale Trento, dopo aver scassinato la porta d’ingresso. Nei mesi precedenti, durante un controllo di Polizia, era stato trovato in possesso di una serie di oggetti atti allo scasso, tra cui un tronchese da 20 centimetri ed un coltello: in quell’occasione l’uomo veniva arrestato nei pressi del Parcheggio Fogazzaro di Vicenza, intento a forzarne la cassa automatica.
L’uomo era solito frequentare la zona del quadrilatero di Viale Milano e spesso era al centro di liti con extracomunitari. In più occasioni era stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti, tanto che nel 2022 il questore di Vicenza gli aveva revocato il Permesso di Soggiorno.
Al termine delle procedure amministrative e delle attività di Polizia Giudiziaria, nei confronti dei due cittadini extracomunitari – entrambi soggiornanti illegalmente nel nostro territorio – il questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori ha emesso altrettanti Decreti di Allontanamento dal Territorio Nazionale con contestuali Ordini di Trattenimento presso i summenzionati Centri di Permanenza per i Rimpatri, ove sono stati scortati dagli Agenti della Questura in attesa di essere imbarcati nei prossimi giorni su voli diretti nei rispettivi Paesi di origine.
Nella giornata di ieri, sempre l’Ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza ha tratto in arresto M. B., 32enne cittadino della Guinea Bissau, per possesso di documento falso. Nel maggio 2016 era sbarcato in Italia in maniera illegale su un barcone approdato sulla costa di Lampedusa.
Successivamente l’uomo aveva formalizzato la richiesta di Asilo Politico, ma la Commissione Territoriale competente aveva rigettato la sua richiesta di Protezione internazionale. Nonostante ciò, al fine di ottenere comunque un Permesso di Soggiorno, ieri l’uomo si era recato all’Ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza esibendo un Passaporto della Guinea Bissau riportante i suoi dati. Il documento, apparentemente rispondente ai requisiti previsti, ha però insospettito i poliziotti in servizio alla sezione espulsioni, i quali, dopo un attento esame del documento posto in essere con le apparecchiature in dotazione, hanno ottenuto conferma della falsità dello stesso. Per questi motivi M. B. veniva dichiarato in arresto dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione e messo a disposizione della Autorità Giudiziaria.
In tutto, da inizio anno la questura ha disposto 37 Ordini di Trattenimento presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri, 2 Rimpatri nei Paesi di Provenienza, 94 Ordini di allontanamento dal Territorio Nazionale, 98 Revoche / Rifiuti di Permesso di Soggiorno, 3 Arresti, 18 Denunce alla Autorità Giudiziaria.