26 Ottobre 2018 - 10.19

ARZIGNANO – OVEST – Assalti ai Bancomat, sei arrestati: due già ‘protagonisti’ alle Iene

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Importante operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza e della compagnia di Valdagno, coadiuvati dai militari del comando provinciale di Foggia, almeno una trentina, a conclusione di una vasta operazione nei confronti di un articolato gruppo dedito agli assalti agli sportelli bancomat. Sono state eseguite diverse perquisizioni in provincia di Vicenza e nel Foggiano e sono state arrestate sei persone, in esecuzione di’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.i.p. del Tribunale di Vicenza.
Si tratta Michele Liberti di 28 anni, Daniele Pio Carlucci di 32 anni, Antonio Cataldo di 39 anni, Riccardo Mennuti di 36 anni, Antonio Battaglini di 30 anni e Cristoforo Aghilar di 35 anni tutti di Orta Nova in provincia di Foggia.
Le indagini, coordinate dal P.M. della Procura di Vicenza Hans Roderich Blattner, hanno permesso di accertare che il gruppo, proveniente dalla cittadina foggiana, arrivava, con tempi e con modalità diverse, nel Vicentino poco prima di mettere a segno i colpi, con auto prese a noleggio ed anche in aereo.
Una volta giunti in zona, rubavano veicoli sul posto veniva quindi rubata un’auto (un modello che presentava di serie delle centraline compatibili con quelle di cui il gruppo aveva la disponibilità), che veniva utilizzata per l’avvicinamento allo sportello bancomat. Per farlo deflagrare i malviventi utilizzavano la cosiddetta “marmotta” (un attrezzo metallico costruito artigianalmente a forma di “t” costituito da un manico e un contenitore sottile riempito di polvere pirica), che veniva inserita nell’erogatore del denaro contante, successivamente innescata con una miccia a combustione e fatta esplodere.
Il gruppo disponeva anche di un ariete in metallo, che veniva sempre lasciato in un luogo sicuro in questa provincia, nonché di chiodi a tre punte da utilizzare eventualmente in caso di fuga con inseguimento da parte delle forze di polizia.
Dubito dopo l’assalto i malviventi lasciavano questa provincia tornando ad orta nova, sempre con tempi e modalità diverse.
Lo sviluppo decisivo nelle indagini dei carabinieri si e’ avuto lo scorso 24 marzo, quando il gruppo venne intercettato durante i preparativi di un assalto a Montecchio Maggiore da una pattuglia del n.o.rm. carabinieri di Valdagno.
Un breve inseguimento si concluse nella zona industriale di Montecchi dove si trovava tra l’altro una guardia giurata intenta alla vigilanza. Uno dei colpi esplosi colpì Michele Liberti che rimaneva ferito, mentre gli altri quattro occupanti dell’auto si davano alla fuga facendo perdere le loro tracce.
In quell’occasione Liberti, nonostante si trovasse a bordo di una Fiat Grande Punto (auto a noleggio con targa bulgara con la quale era giunto in zona di Montecchio fin dalla mattina del 23, attendendo poi i complici), è stato trovato in possesso delle chiavi di una Ford c-max che, dopo alcune ore, è stata rinvenuta parcheggiata nei pressi del cimitero di Arzignano; in un vicino cespuglio, fu individuata e sequestrata una “marmotta” già pronta all’uso contenente gr. 330 di polvere detonante, mentre a bordo dell’auto vi erano l’ariete metallico, numerosi chiodi a tre punte ed una centralina elettronica per autovetture.
I successivi accertamenti hanno poi consentito di documentare la presenza, poche ore prima del colpo, di cinque indagati in una struttura ricettiva di Montecchio Maggiore e il ritorno degli stessi in tutta fretta in puglia.
Le indagini, non ancora concluse, hanno consentito di appurare la responsabilità del gruppo in ordine ad alcuni assalti, fra i quali il tentato furto aggravato avvenuto il 6 gennaio 18 ai danni dell’agenzia di Banca Intesa San Paolo di Arzignano (Vicenza), il furto aggravato perpetrato il 20 gennaio 18 ai danni dello sportello atm dell’agenzia della Banca Unicredit di Altavilla Vicentina (a seguito del quale i malviventi si sono impossessati della somma di € 10.000) e, come detto, il tentato furto aggravato, in data 24 marzo 18, in danno di sportello atm in Arzignano.
Gli elementi raccolti lasciano presupporre che Liberti e Carlucci potessero essere i “basisti” conoscitori dell’area, atteso che gia’ in passato erano rimasti coinvolti nella consumazione di truffe nella provincia berica.

Come ha sottolineato il colonnello Giuseppe Bertoli si tratta di un gruppo criminale consolidato e due dei tre soggetti possono essere definiti di maggior spessore criminale e ‘tecnico-professionale’, in grado cioè di realizzare autonomamente il congegno esplosivo.

Si indaga ora per verificare se siano responsabili di altri colpi nel Vicentino o in Veneto.

Due dei soggetti, Liberti e Carlucci, sono stati inoltre attenzionati dalle Iene in merito a truffe nel campo del noleggio di mezzi per l’edilizia.

Ad Orta Nova, nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari, per la quale l’arma di Foggia ha affiancato i carabinieri di Vicenza con oltre 30 uomini, sono stati sequestrati, presso l’abitazione di Liberti, un rotolo di 50 metri di miccia pirotecnica e circa 350 tra candelotti e petardi, dai quali si sarebbero potuti ricavare circa kg. 7 di polvere pirica.
Due delle misure cautelari sono state notificate presso le carceri di Lanciano (Chieti) e Pescara dove Cataldo ed Aghilar sono rinchiusi dal maggio scorso, a seguito di arresto in flagranza di reato operato dai carabinieri di Atessa (Chieti) per il tentativo di assalto all’atm dell’ufficio postale di Piane d’Archi (Chieti).
I rimanenti arrestati sono stati invece associati alla casa circondariale di Foggia.

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