9 Dicembre 2015 - 18.44

VICENZA – Viale Risorgimento e il dosso che Dalla Pozza non vuole

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Quel dosso non si può fare. Una petizione di cittadini l’aveva chiesto per rendere più sicuro l’attraversamento pedonale di viale Risorgimento a Vicenza, ma la petizione è caduta nel vuoto. A riproporre il problema e a chiedere una soluzione è il promotore della petizione, Aldo Giurietto.
“Due mesi fa -scrive Giurietto- ho promosso una “petizione online” sul sito del Comune di Vicenza, che ha raccolto 109 FIRME.
Il testo della petizione era:
“Con questa petizione si chiede all’amministrazione comunale di mettere in sicurezza il doppio attraversamento pedonale posto a metà di Viale Risorgimento, trasformandolo in DOSSO.
In questo tratto di strada infatti sono all’ordine del giorno incidenti dovuti all’eccessiva velocità delle automobili che, procedendo in doppia corsia di marcia, raramente si arrestano per consentire ai pedoni di attraversare e, quando lo fanno, spesso vengono tamponate da chi segue.
L’attuale attraversamento è estremamente pericoloso, soprattutto per i bambini che si recano a scuola.”

.
“All’incirca un anno fa -continua Giurietto- avevo già segnalato per email il problema sia all’assessore Dalla Pozza che all’assessore Balbi, senza ricevere alcun riscontro.
L’unico riscontro avuto è stato attraverso un articolo comparso il 5 dicembre scorso sul Giornale di Vicenza, che dava notizia della petizione e riportava la risposta dell’assessore Dalla Pozza.
Egli sostiene che “è impossibile” in quanto ritiene che “l’impatto acustico folle per i residenti…” sia un problema più importante della sicurezza dei pedoni (tra cui molti bambini).
A questo proposito faccio presente che tra i 109 firmatari della petizione ci sono proprio molti dei summenzionati residenti e che una riduzione della velocità su questo tratto di strada, anche attraverso un dosso, ridurrebbe anche l’impatto acustico: se si è costretti a passare su un dosso è necessario infatti ridurre la velocità, riducendo di conseguenza anche il presunto rumore al suo attraversamento.
Tra l’altro, in altri punti della città sono presenti attraversamenti rialzati, ad esempio Corso San Felice che mi pare abbia un numero di case decisamente superiore.
Non ho la competenza tecnica invece per ribattere alla seconda motivazione addotta, relativa a problemi di staticità, ma faccio presente che a non molta distanza, in via Ettore Gallo, sono presente ben due dossi, a distanza di poche decine di metri l’uno dall’altro: e lì la situazione della staticità stradale non mi sembra molto diversa. Ho invece molti dubbi sull’eventualità che, per la sicurezza dei pedoni, l’idea di un “colato plastico di colore rosso” possa essere sufficiente a fare in modo che i molti “piloti”, che quotidianamente sfrecciano a velocità vergognose, rallentino in prossimità degli attraversamenti!
A questo punto credo che la soluzione migliore possa essere quella di installare un semaforo a chiamata “rapida” (in termini di tempo di attesa e tempo di durata del verde, per non creare code) ad esempio come già esistente nel vicino Viale Margherita e utilizzato da molti studenti universitari.
Non vorrei però per questo essere costretto a promuovere una nuova petizione…”.

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