16 Maggio 2017 - 17.03

VICENZAJAZZ – Appuntamenti con Rava & Allen, Benni & Petrin

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Concerti di giovedì 18 maggio

Concerti principali

Teatro Olimpico, ore 21
ENRICO RAVA & GERI ALLEN
Enrico Rava (tromba), Geri Allen (pianoforte)
STEFANO BENNI & UMBERTO PETRIN “Misterioso”
Stefano Benni (voce), Umberto Petrin (pianoforte)

Bar Borsa Jazz Café Trivellato, ore 22:30
Filippo Vignato Trio “Plastic Breath”
Filippo Vignato (trombone, filtri, elettronica),
Yannick Lestra (piano el., bass synth), Attila Gyarfas (batteria, elettronica)
Carta bianca a Filippo Vignato

Altri appuntamenti

Cinema Araceli, ore 18, 20 e 22
Enrico Rava. Note Necessarie (regia di Monica Affatato)

Giovedì 18 maggio il festival New Conversations – Vicenza Jazz farà onore al proprio nome: al Teatro Olimpico (con inizio alle ore 21) andranno in scena due vere e proprie ‘conversazioni’ in musica tra grandi artisti. I primi a salire sul palco saranno Enrico Rava e Geri Allen: quello tra il decano dei trombettisti jazz italiani e la blasonata pianista statunitense è un abbinamento quanto mai ideale sul piano dell’estetica musicale, eppure questi due musicisti non si erano mai incontrati sul palco prima del tour che li porterà anche a Vicenza. La serata all’Olimpico continuerà con “Misterioso”, ovvero l’arte affabulatoria dello scrittore Stefano Benni sostenuta dal pianoforte di Umberto Petrin, sulle orme narrative e musicali di Thelonious Monk.
Al Bar Borsa Jazz Café Trivellato (ore 22:30) prosegue la carta bianca al trombonista Filippo Vignato, il giovane thienese vincitore del Top Jazz come miglior nuovo talento del jazz italiano. Lo si ascolterà alla guida del suo trio “Plastic Breath”, con Yannick Lestra (piano el., bass synth) e Attila Gyarfas (batteria, elettronica).
In occasione della presenza di Enrico Rava al festival vicentino, il Cinema Araceli mette in programma la proiezione del film documentario Enrico Rava. Note Necessarie, diretto da Monica Affatato (ore 18, 20 e 22).
Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2017 è organizzato dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Crescita e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, in collaborazione con il Bar Borsa e con il contributo di Fondazione Cariverona.

Eternamente giovane, Enrico Rava non esita a cimentarsi periodicamente con nuove avventure musicali. Così eccolo qui per la prima volta in tournée in duo con la pianista Geri Allen.
Ci sono vari precedenti tra Rava e la Allen, ma tutt’altro che musicali: incontri casuali nelle sale d’attesa degli aeroporti o nei festival nei quali erano invitati a esibirsi coi loro gruppi. Occasioni per scambiare saluti e promesse di una futura collaborazione. Eccola qui.
Personalità umana e musicale fuori da ogni schema, incapace di ripetersi: non meraviglia che Enrico Rava sia un musicista rigoroso quanto incurante delle convenzioni, che ha creato un linguaggio solistico immediatamente riconoscibile i cui punti di forza sono la sonorità lirica, il fraseggio spezzato e scattante, la freschezza tematica delle composizioni. Il giro del jazz a 360° di Rava, con i suoi spostamenti trasversali tra sperimentalismo e mainstream, si rispecchia nello stile altrettanto onnivoro della Allen.
Nata a Pontiac (Michigan) ma cresciuta a Detroit, Geri Allen si è affacciata sulla scena musicale newyorkese verso la metà degli anni Ottanta. Il movimento M-Base che ruotava attorno a Steve Coleman (col quale la Allen ha registrato diversi dischi) fu il suo trampolino. Iniziò quindi a proporsi come leader, incidendo anche in una formazione paritetica con Charlie Haden e Paul Motian. Le sue collaborazioni, che spaziano da Ron Carter a Tony Williams, Jack DeJohnette, Betty Carter e Charles Lloyd, le hanno permesso di affermarsi definitivamente nel corso degli anni Novanta, imponendola come una delle principali voci pianistiche del decennio. Posizione di primato che la Allen ha conservato sino a oggi, coltivando sia uno stile più sperimentale e aggressivo che una vena lirica di insuperabile cantabilità. Anche Ornette Coleman, notoriamente ‘allergico’ ai pianisti, per lei fece un’eccezione e la volle al proprio fianco.

Stefano Benni legge. Umberto Petrin dialoga con lui, infilandosi fra le parole o prendendosi spazi solistici. Il testo non è l’abituale spartito musicale né un classico copione teatrale: nessuno dei due artisti ci tiene a mettere didascalie prestabilite. Entrambi sentono invece la figura di Thelonious Monk come un’amichevole presenza fantasmatica da interpretare, reinterpretare, contaminare, lasciar esplodere, a partire da quel blues fitto di incanti e anomalie che dà il titolo allo spettacolo: “Misterioso”.
Stefano Benni, nato a Bologna nel 1947, scrittore, poeta, umorista, ha pubblicato numerosi romanzi e raccolte di racconti, molti dei quali sono stati tra i grandi bestseller della letteratura italiana degli ultimi anni: da Il bar sotto il mare (Feltrinelli, 1987) a La compagnia dei Celestini (Feltrinelli, 1992), Bar Sport (Mondadori, 1976) e Bar Sport Duemila (Feltrinelli, 1997), La grammatica di Dio (Feltrinelli, 2007), Pane e tempesta (Feltrinelli, 2009), La traccia dell’angelo (Sellerio, 2011), Di tutte le ricchezze (Feltrinelli, 2012), Cari Mostri (Feltrinelli, 2015). Benni è anche autore televisivo e cinematografico, oltre che prestigiosa firma giornalistica (per l’Espresso, Panorama, Cuore, la Repubblica, il Manifesto, Linus, Micromega…).
Umberto Petrin, nato nel 1960, ha trascorsi letterari nel campo della poesia contemporanea, con alcune pubblicazioni e vari premi. Ma dal 1984 si è poi completamente dedicato alla carriera di pianista jazz, dimostrandosi comunque sempre disponibile all’incontro tra la sua musica e altre forme artistiche, con un occhio di riguardo per la poesia. Stilisticamente assai versatile, è particolarmente noto per i lunghi sodalizi con Tiziana Ghiglioni, Gianluigi Trovesi e Stefano Benni (dal 1999). Ma ha collaborato anche con Lee Konitz, Lester Bowie, Cecil Taylor, Tim Berne, Steve Lacy, Enrico Rava, Paolo Fresu, l’Italian Instabile Orchestra…

Filippo Vignato si è imposto come miglior nuovo talento del jazz italiano per l’anno 2016 nel referendum Top Jazz di Musica Jazz, sospinto anche dal suo disco Plastic Breath, realizzato proprio col trio che porterà a Vicenza. E il biglietto da visita è servito. Ora non resta che prestargli la giusta attenzione.
Col questa formazione, che ha preso vita a Parigi nel 2014, Vignato sovrappone i linguaggi del jazz contemporaneo, del rock e dell’improvvisazione radicale, sfruttando sonorità acustiche ed elettroniche per creare una musica che si muove verso l’inaspettato e l’imprevedibile.

Informazioni:
Teatro Comunale di Vicenza
Viale Mazzini, 39 – Vicenza
tel.: 0444 324442
vicenzajazz@tcvi.it
biglietteria@tcvi.it
www.vicenzajazz.org – jazz.tcvi.it
http://jazz.trivellato.it/

Direzione artistica: Riccardo Brazzale

Ufficio Stampa: Daniele Cecchini
cell. 348 2350217
e-mail: dancecchini@hotmail.com

BIGLIETTI
Concerto al Teatro Olimpico
intero: 22 euro + d.p.
ridotto*: 18 euro + d.p.

Bar Borsa Jazz Café Trivellato
ingresso gratuito
informazioni e prenotazione tavoli tel. 0444 544583 info@barborsa.com

PREVENDITE
– biglietteria del Teatro Comunale: aperta dal martedì al sabato,ore 16-18 e le sere di spettacolo. La biglietteria risponde al telefono negli stessi giorni di apertura.
– on line: www.tcvi.it
– sportelli della Banca Popolare di Vicenza
– il giorno dello spettacolo: alla biglietteria, un’ora prima dell’inizio del concerto (senza diritto di prevendita)

INGRESSO LIBERO
dove non diversamente specificato

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