Vigili del Fuoco sotto organico e sotto stress e… il maltempo rende la situazione peggiore
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Coordinamento Provinciale USB VVF Rovigo, messo alla prova dopo le centinaia di chiamate di ieri, quando la provincia è stata investita da una violenta ondata di maltempo.
“Apprendiamo con rammarico tramite i canali social della Direzione Interregionale del Veneto e Trentino Alto Adige scrivono – che in data odierna (ndr: ieri) sono state oltre 200 le chiamate ai vigili del fuoco a causa delle avverse condizioni meteorologiche nel rodigino.
Ciò che desta preoccupazione e che sembra essere un vanto per l’amministrazione è che alle ore 18.00 erano ancora 170 gli interventi in coda.
Questo è un dato che deve far riflettere ed è solamente uno degli effetti di un mal governo del nostro Corpo Nazionale che pensa solo a tagliare il soccorso alla popolazione con la complicità della politica pronta a lodarci ma che poi ci volta le spalle quotidianamente.
Il Corpo Nazionale svolge interventi di soccorso tecnico URGENTE e non DIFFERIBILI. Se il cittadino chiama non può attendere ore l’arrivo dei soccorsi.
Mezzi insufficienti, personale ridotto all’osso, per non parlare di un corso da Capi squadra iniziato il 24 giugno, in piena estate, e che ha portato via dal soccorso tecnico oltre 1200 vigili in tutta Italia.
Comando di Rovigo ormai ridotto a “posto di sorveglianza” per il numero esiguo di operatori e l’evento di oggi dimostra la fragilità di un Corpo ormai non più in grado di fronteggiare le emergenze e che ritarda i soccorsi.
Anche i comandi limitrofi si trovano in difficoltà a prestare aiuto ai colleghi rodigini a causa dell’esiguità delle risorse umane disponibili scatenando una reazione a catena di ritardi e impotenza anche di fronte a emergenze risolte brillantemente in passato.
Non possiamo più tollerare , come lavoratori vf e come cittadini, una situazione simile frutto di ingiustificati tagli ad un servizio essenziale come quello dei Vigili del Fuoco.