Ville Venete, itinerari per scoprire storia e nuova vita
Testimoniare che le Ville Venete, realizzate tra il XV e il XVIII secolo, tra Veneto e Friuli, considerate tra i più importanti patrimoni storico-culturali e paesaggistici esistenti al mondo, sono ancora una realtà viva; sono luoghi di incontro, di arte e musica, di produzione agricola sostenibile, di un turismo “esperenziale”.
Nascono da queste premesse i progetti “Gran Tour” e “Gran Pass”, che vedono uniti 31 siti, lanciati dall’Associazione Ville Venete, che aggrega centinaia di proprietari e gestori (recente l’adesione anche de La Rotonda di Vicenza), al fine di “supportare, valorizzare, trasmettere e promuovere la Civiltà delle Ville Venete con l’obiettivo di preservare questi beni per le generazioni future, nel solco dell’accessibilità e sostenibilità”.
“La nostra attività – ha rilevato la presidente, Isabella Collalto de Croy, proprietaria del castello di Susegana (Treviso) – è fatta di azioni concrete, precise. In questi due anni di pandemia abbiamo lavorato per realizzare questi progetti proprio per dare dimostrazione che queste realtà sono vive”. Non sono realtà ferme nel tempo, bellezze architettoniche legate in molti casi al genio di Palladio e altri grandi nome dell’architettura dei secoli scorsi, ma sono luoghi di produzione sul piano turistico, culturale, agricolo. Non è solo un’azione di custodia di un passato ma una dimensione che guarda al futuro.
In quest’ottica, i “Gran Tour” ha dato vita a una guida, disponibile in varie sedi oltre che nelle Ville aderenti, con le indicazioni geografiche relative alla dislocazione delle Ville, i vari percorsi da seguire per vedere più siti con le distanze tra loro, le offerte specifiche nel campo dei prodotti, della ristorazione e dell’eventuale pernottamento, in alcuni casi. Un modo – è stato ricordato – per consentire una vacanza, anche breve, all’insegna del “villeggiando” di Villa in Villa.
“Le Ville Venete – ha detto Vittorio Dalle Ore, di Villa Barbaro a Maser (Treviso), Patrimonio dell’Umanità Unesco – sono un fenomeno affascinante, e per chi come me ha il meraviglioso privilegio di abitarne una, sono un sogno che si rinnova ogni giorno”. Un vivere – come ha sottolineato Florian Stepski di villa Rechsteiner a Piavon d’Oderzo (Treviso) – che deve aprirsi al futuro: “ho subito indirizzato il timone verso la sostenibilità e la multimedialità, avendo ben presente che è compito delle nuove generazioni riportare al centro delle vita economica e sociale le Ville Venete”. “Ogni stanza del castello e della cantina – gli ha fatto eco Guecello di Porcia e Brugnera, Castello di Porcia (Pordenone) – ha una storia da narrare ed è per me e la mia famiglia privilegio e responsabilità raccontarla”.
Il “Gran Pass” è riservato a chi decide di diventare Amico delle Ville Venete, con una quota di adesione di 30 euro, e prevede agevolazioni sia per gli ingressi sia per i vari eventi organizzati nelle 31 Ville. (ANSA).