14 Aprile 2025 - 15.03

Violenza a Mestre su una bambina di 11 anni da parte di violentatore seriale: indignazione di Zaia e del patriarca Moraglia

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

CLICCA QUI.

Profondo sdegno e una richiesta unanime di giustizia più severa arrivano dalle istituzioni venete dopo la brutale violenza subita giovedì scorso da una bambina di 11 anni a Mestre, aggredita nell’androne di casa da Massimiliano Mulas, 45 anni, con pesanti precedenti per violenza sessuale. L’uomo è accusato di aver pedinato e poi aggredito la vittima, che stava rientrando da un’attività sportiva.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha espresso «grande indignazione» e sollevato interrogativi inquietanti: «Come è possibile che un individuo con precedenti così gravi potesse agire indisturbato, privo di qualsiasi strumento di controllo?». Per il governatore, questa nuova azione criminale deve rappresentare «uno stop definitivo». «Chi compie simili crimini – ha detto – deve scontare pene adeguatamente dure e essere messo nelle condizioni di non reiterare». Zaia ha anche espresso «solidarietà e ammirazione» alla bambina per aver avuto la prontezza di chiedere aiuto, e ha ringraziato i Carabinieri per il tempestivo arresto dell’uomo.

Parole forti anche dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, durante l’omelia della domenica delle Palme: «Orrore, ripugnanza, un misto di impotenza e dolore. Come è stato possibile quanto accaduto, se consideriamo i precedenti dell’accusato?». Moraglia ha rivolto un pensiero affettuoso alla bambina e alla sua famiglia, sottolineando come un’esperienza del genere lasci segni profondi nella psiche e che sarà necessario un supporto collettivo

VIACQUA

Potrebbe interessarti anche:

VIACQUA