Volontari aiutano l’attraversamento dei rospi: l’esempio da Brendola
“Stop alle auto, passano i rospi”. Nelle serate tra febbraio e aprile, un gruppo di volontari muniti di torcia e secchi, aiuterà i piccoli anfibi ad attraversare via Cavecchie a Brendola: qui i rospi scendono in massa dal versante collinare e si dirigono verso il laghetto di pesca sportiva per deporre le uova. “I rospi si muovono preferibilmente nelle ore serali – spiega il sindaco Bruno Beltrame – e lo fanno attraversando purtroppo la strada provinciale dove il traffico è intenso, che divide la collina dal Laghetto, dove moltissimi vengono schiacciati dalle auto in transito. L’aiuto dato dai volontari è molto importante, perché vengono salvati molti animali, per di più di una specie minacciata a livello sia locale che globale”.
I volontari di Sos Anfibi Vicenza raccontano: “Siamo un gruppo di privati cittadini che di notte pattugliano i bordi stradali, raccolgono gli esemplari e li trasportano dall’altro lato della strada in sicurezza. Gruppi simili al nostro sono diffusi un po’ in tutta Italia. Da alcuni anni siamo attivi in tutta la provincia per le operazioni di salvataggio anfibi, principalmente della specie rospo comune Bufo bufo”.
In provincia sono diversi i siti dove questi volontari intervengono: da Strada di Gogna a Vicenza, a Laghi, Posina, Forni, Fimon e uno di questi è proprio via Cavecchie a Brendola. Solo nel 2019 i volontari hanno mosso a Brendola 811 animali verso lo stagno e 280 verso il colle, conteggiandone poi 235 schiacciati dalle auto: “Stimiamo quindi – spiegano i volontari – di aver osservato la migrazione di un migliaio di rospi”.
La necessità di provvedere alla tutela degli anfibi è prevista anche dalla normativa europea e nazionale: dalla Convenzione di Berna del 1979 che stabilisce che tutte le specie di anfibi sono protette, alla Legge Regionale 15 del 1974 che vieta la cattura di uova e girini di qualsiasi specie; alla più recente Direttiva Habitat del 1992 che individua specie di interesse comunitario soggette a tutela rigorosa: “Sottolineiamo a questo proposito che tutta la zona collinare di Brendola ricade all’interno del SIC Colli Berici – spiega il Sindaco Beltrame – è quindi area protetta a livello comunitario, per la presenza al suo interno di specie di flora e fauna protette dalla Direttiva Habitat. Tra queste, è compreso anche il rospo comune”.
“Con il Comune di Brendola e il Comando della Polizia Locale abbiamo avviato un dialogo molto positivo e fruttuoso – proseguono i volontari di SOS Anfibi – abbiamo trovato disponibilità e collaborazione, cosa rara di questi tempi di ristrettezze economiche, dove l’ambiente è sempre più lasciato all’ultimo posto nella scala delle priorità. Il Comune ci ha messo a disposizione della segnaletica mobile e luminosa da posizionare in strada per rallentare e avvisare le auto di passaggio della presenza dei volontari in strada”.
Oltre a ciò, i volontari stanno lavorando in stretta collaborazione con l’Ufficio tecnico, per studiare le possibili soluzioni definitive da mettere in atto, in grado di risolvere la problematica dell’attraversamento stradale: “Parteciperemo con un nostro progetto al Bilancio partecipativo 2020 del Comune, proponendo una soluzione tecnica in grado di risolvere la problematica, mettendo in sicurezza animali, automobilisti e volontari”. L’associazione accetta sempre nuovi volontari sia perché vengono segnalate sempre nuove zone dove intervenire sia per alleviare il carico in alcune zone dove attualmente ci sono pochi volontari disponibili. Chi vuole dare una mano ai volontari può scrivere un messaggio alla pagina https://www.facebook.com/sosanfibivicenza/ o un’email a sosanfibivicenza@gmail.com.