31 Luglio 2023 - 16.00

West Nile Veneto – Cresce l’attenzione. Catturate 112.760 zanzare di 16 specie diverse

Cresce l’attenzione verso la diffusione del virus West Nile in Veneto. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie a partire dal 13 luglio ha registrato sei casi di positività in zanzare nelle province di Verona, Rovigo, Padova e Venezia. “Siamo di fronte al classico caso da manuale – afferma Gioia Capelli, direttrice sanitaria dell’Istituto Zooprofilattico di Legnaro – poiché l’infezione nell’uomo si manifesta generalmente due settimane dopo le prime positività nelle zanzare”. “Fortunatamente quest’anno la situazione sembra più favorevole, i pochi casi riscontrati nelle zanzare e negli animali diminuiscono la probabilità che il virus si diffonda anche nell’uomo. Seguiamo con la massima attenzione l’evoluzione della situazione epidemiologica, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie regionali e nazionali”. Per la sorveglianza entomologica l”Istituto ha messo 85 trappole per zanzare, distribuite fra Veneto (65) e Friuli V.G. (20). Al 26 luglio 2023 sono state catturate 112.760 zanzare di 16 specie diverse, rappresentate prevalentemente dalla specie Culex pipiens, la zanzara comune responsabile della trasmissione del virus West Nile. Nei laboratori dell’istituto sono stati esaminati 1.477 pool di zanzare, di cui 6 sono risultati positivi per West Nile virus (0,4%). La sorveglianza veterinaria coinvolge anche uccelli ed equidi. Per quanto concerne la sorveglianza nell’avifauna selvatica, il Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025 prevede sia la sorveglianza passiva (attiva tutto l’anno) che quella attiva in specie target. Al 23 luglio 2023 sono state conferiti 852 esemplari di avifauna selvatica con il ritrovamento di una ghiandaia positiva per WNV a Selvazzano Dentro (Padova). Sulla base di questi dati la circolazione del virus in Triveneto appare oggi meno intensa rispetto al 2022 quando nel solo Veneto si verificarono 500 casi di West Nile nell’uomo (723 in Italia), con 166 forme neuro-invasive e 22 decessi. Le analisi genetiche condotte su campioni umani e animali confermano che in Veneto anche quest’anno sta circolando, oltre al ceppo virale WNV-2 anche il ceppo WNV-1, emerso nel 2021 dopo otto anni di assenza e ormai stabilizzatosi in quest’area. ANSA VENETO

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